Principale Economia Brasile e Argentina iniziano i preparativi per la moneta comune

Brasile e Argentina iniziano i preparativi per la moneta comune

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I leader di Brasile e Argentina hanno rilasciato una dichiarazione congiunta annunciando il loro lavoro preliminare sulla creazione di una valuta comune. Una mossa che potrebbe alla fine creare il secondo blocco valutario più grande del mondo. Le due maggiori economie del Sud America discuteranno il piano in occasione di un vertice a Buenos Aires, e inviteranno altre nazioni latinoamericane ad aderire. Secondo il ministero degli Affari esteri brasiliano, l’incontro tra i due presidenti dovrebbe includere discussioni relative al commercio, alla scienza, alla tecnologia e alla difesa.

Brasile e Argentina: moneta comune?

Inizialmente l’obiettivo di questo processo, è creare una valuta che stimoli il commercio regionale riducendo la dipendenza dall’USD. Suggerita dal Brasile come `sur`, la nuova valuta dovrebbe funzionare inizialmente in parallelo con il peso argentino e il real brasiliano e, con il tempo, mirerà a diventare la valuta principale di queste regioni.  “Ci sarà… la decisione di iniziare a studiare i parametri necessari per una valuta comune, che include tutto, dalle questioni fiscali alle dimensioni dell’economia e al ruolo delle banche centrali”, ha dichiarato il ministro dell’economia argentino Sergio Massa. L’obiettivo è momentaneamente fornire buoni risultati e dare alla comunità l’opportunità di vedere quanto potrebbe essere utile questo cambiamento. Tuttavia è un processo che è stato discusso negli ultimi anni anche dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e dal leader argentino Alberto Fernandez, poiché questa valuta rafforzerebbe le catene del valore regionali e consentirebbe loro di sfruttare le opportunità facendo progressi su un unione monetaria. Qualora coprisse tutte le regioni dell’America Latina questa unione monetaria rappresenterebbe circa il 5% del Prodotto Interno Lordo (PIL) globale. Uno degli obiettivi basati su questo progetto quindi, è quello di creare la seconda più grande unione monetaria, dopo l’euro, che comprende circa il 14% del PIL mondiale, se misurato in termini di USD. L’idea della moneta comune, comunque, non è nuova, poiché i politici di entrambi i Paesi hanno considerato per la prima volta il concetto nel 2019; tuttavia, non è stato svolto alcun lavoro in tal senso di fronte all’opposizione della Banca centrale brasiliana. Ma ora che i due Paesi sono entrambi governati da leader di sinistra, c’è un maggiore sostegno politico.

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