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Giorno della Memoria 2023. Dalle leggi razziali ai campi di accoglienza in Terra di Bari 1938 -1948

In occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria  si è svolta questa mattina nel Salone degli Specchi della Prefettura di Bari la cerimonia commemorativa dal titolo Giorno della Memoria 2023. Dalle leggi razziali ai campi di accoglienza in Terra di Bari 1938-1948, promossa dalla Prefettura U.T.G. di Bari con la collaborazione dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (IPSAIC) e dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

La cerimonia ha avuto inizio con i saluti del Prefetto di Bari, Antonia Bellomo, del Sindaco Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico per la Puglia, Giuseppe Silipo e dell’Assessore al Personale della Regione Puglia, Gianni Stea.

Il Prefetto di Bari, Antonia Bellomo, nel ringraziare i presenti, ha ricordato l’elevato valore simbolico del Giorno della Memoria e il dovere di tutti di lasciare una testimonianza ai ragazzi, veri destinatari di ogni iniziativa commemorativa. “Sentiamo forte l’esigenza di trasformare la storia in memoria” ha aggiunto il Prefetto, ricordando la immane tragedia che ha interessato anche questo territorio.

Nel corso della cerimonia studiosi dell’IPSAIC hanno percorso  un  immaginario viaggio tra i luoghi della memoria pugliesi, rivolto principalmente agli studenti, ripercorrendo le complesse vicende della legislazione razziale e del sistema concentrazionario che diedero luogo all’istituzione di quattro campi di internamento in Puglia, alle stragi naziste, alla Resistenza militare e civile, fino a giungere alla liberazione ed accoglienza di profughi di diversa nazionalità (tra cui molti ebrei) in differenti luoghi della Puglia.

Sono stati, inoltre, presentati brani musicali di importanti maestri profughi dell’epoca; in particolare è stato proposto l’ascolto del brano “Felicità Opera 282” di Abeles, sopravvissuto grazie al suo talento musicale e canoro, ed è stato descritto il risultato di studi significativi sui rapporti tra il mondo musicale ebraico e le leggi razziali e tra la musica Jazz e il fascismo, unitamente al ruolo svolto dalla Puglia in tale contesto.

E’ seguita la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore, concesse ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, ritirate dai familiari dei deceduti.

Sono state consegnate cinque Medaglie alla memoria del sig. Giuseppe Scardigno classe 1914, internato in Germania dal 1943 al 1945; sig. Laricchiuta Girolamo, classe 1924, internato in Potsdam dal 1943 al 1945; sig. Mappa Antonio classe 1920, internato in Germania nel 1943; sig. Priore Onofrio, classe 1917, internato a Stalag nel 1943 e  sig. Paladini Paolino, classe 1920, internato in Germania dal 1943 al 1945.

Ampio spazio è stato dato all’ascolto della testimonianza registrata di Vera Levi Finzi, signora ebrea, attualmente vivente, residente a Bari, vittima delle leggi razziali nonché alle letture degli studenti del Liceo Bianchi Dottula di Bari, dell’Itituto Tecnico Economico Statale Vivante di Bari e dell’Istituto Tecnico Economico Statale Genco di Altamura.

Particolarmente significativo è stato il racconto di un gruppo di studenti che hanno fornito una testimonianza dell’esperienza vissuta sul “Treno della Memoria”, riproducendo contenuti del taccuino di viaggio e documentazione fotografica e dando lettura di un brano tratto dall’opera “I corvi scherzano su Varsavia” di Tommaso Fiore.

Nel corso dell’evento sono stati mostrati cimeli inediti, portati dai parenti dei deportati ed internati, a testimonianza della dura esperienza vissuta dai loro congiunti nei campi di sterminio,  insieme a fotografie e documenti, frutto della ricerca dell’IPSAIC, con cui si è voluto trasferire ai presenti una triste pagina della storia di cui è importante mantenere vivo il ricordo.

All’evento hanno partecipato i Sindaci dei territori interessati e le massime autorità civili e militari

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