Principale Attualità & Cronaca Gennaio 2023 e i suoi tormentoni

Gennaio 2023 e i suoi tormentoni

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Il primo mese del 2023 è passato e abbiamo appreso notizie importanti e altre meno Sicuramente la più significativa è la cattura, o la consegna spontanea, di Matteo Messina Denaro, il più ricercato boss mafioso degli ultimi trenta anni. Quello che realmente sia successo resterà all’oscuro, di certo c’è il grande lavoro svolto dalle forze dell’ordine nella sua ricerca.

Ora che il grande clamore mediatico, che ha accompagnato la sua cattura, si è ridotto, siamo stati informati su tutto quello che è stata la vita del latitante, abitudini sessuali, scelte sull’abbigliamento, amicizie e frequentazioni, ma soprattutto stato di salute che attualmente lo vede colpito da una forma di cancro al colon, già sottoposto ad un intervento e in terapia chemio. Non sappiamo, e mai sapremo se si è consegnato spontaneamente o è stato catturato.

La differenza è sostanziale, nel primo caso ha preteso qualcosa in cambio? Non dimentichiamo la trattativa Stato/Mafia del 92/93 di cui sono state scritte milioni di pagine e che costò la vita a Falcone, Borsellino, Chinnici ed a tanti altri fedeli servitori dello Stato. L’intervista di Giletti a Baiardo, del novembre 2022, che anticipa quello che poi realmente è successo, è un fatto inquietante. Chi è Baiardo? E’ l’uomo che ha garantito la latitanza dei fratelli Graviano, altri mafiosi condannati a diversi ergastoli che scontano il 41-bis.

Dice Baiardo che potrebbe accadere che Matteo Messina Denaro, gravemente malato, decida di consegnarsi e originare così un clamoroso arresto. Ha molto meravigliato, alimentando non pochi dubbi, l’uscita dal luogo dove è stato arrestato, senza manette, quasi sotto braccio ad una donna carabiniere ed a un altro carabiniere. Forse Enzo Tortora fu considerato più pericoloso visto che fu tradotto in carcere con i ferri ai polsi. Il lavoro degli investigatori non finisce certo con la cattura, bisognerà scoprire chi ha protetto la latitanza del boss per oltre trent’anni. Si parla di massoneria, servizi deviati ma soprattutto politici di alto livello, vedremo cosa verrà fuori.

Altro tormentone del mese di gennaio è la storia infinita dell’onorevole con gli stivali, Aboubakar Soumaho, il quale ha l’abilità di non rispondere alle domande che gli vengono fatte, vedi  Report del 30 gennaio  u.s. Alle domande di che fine abbiano fatto i circa 110mila euro raccolti attraverso “GO FUND ME” che dovrebbero figurare in bilancio della cooperativa, ma non ci sono, lui risponde accennando ad un selfie fatto con il Papa.  Altri 31mila euro si sono volatilizzati nello sciopero organizzato dalla Lega braccianti, a Roma, 10mila per spese vestiti, e 21mila per i trasporti, non ci sono documenti che lo dimostrino. Parte dei soldi raccolti sarebbero stati spesi per i regali ai bambini di Borgo Mezzanone e di Torretta Antonacci, però in nessuno dei due posti ci sono bambini.

L’onorevole che rivendica fermamente il “ Diritto all’eleganza “ svia abilmente tutte le domande di chiarimenti. Dobbiamo dare atto a “ Striscia la notizia “  per l’approfondimento delle vicende legate all’onorevole con gli stivali ed alla sua famiglia.

A gennaio 2023 il Governo Meloni ha festeggiato i suoi primi 100 giorni, vedremo i risultati nel tempo, ma ai catastrofisti che prevedevano, o forse speravano in enormi rovine politiche e sociali, riferiamo che lo spread è sceso da 236 a 175 punti base, sono stati realizzati 5 progetti importanti: Patto per la terza età, DDL sulla Giustizia, Incontri con l’Algeria e la Libia per fare dell’Italia l’HUB energetico d’Europa, Contrasto all’immigrazione clandestina e Progetto stazioni sicure.                                        Ultimo tormentone: Zelensky al festival

Dopo aver incassato l’arrivo dei 14 carri armati Challenger, inviati dal Regno Unito, in attesa dei Leopard 2 che arriveranno dalla Germania e degli Abrams degli Stati Uniti, ora chiede i caccia ed un sottomarino. Macron non esclude l’invio dei suoi jet da combattimento. E in questo scenario di guerra ,e di future distruzioni e morti, cosa fa Zelensky, partecipa come ospite d’onore al festival di Sanremo.

Ad un evento culturale e artistico, che ha come finalità quelle di unire, la sua presenza rischia di trasformare l’evento canoro in un luogo dove la guerra e la morte saranno gli argomenti che Zelensky  utilizzerà per i suoi fini, senza mai parlare di pace . Non vogliamo sottovalutare il terribile evento bellico, ma Sanremo è il posto meno adatto per parlarne.

Adolfo Antonello Giusti

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