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Il sondaggio della Consulta degli Studenti di Taranto

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Il sondaggio della Consulta degli Studenti di Taranto

di Karol Capodieci

Come Presidente della CPS di Taranto, il mese di Gennaio è stato fitto di impegni istituzionali, legati al contrasto al disagio giovanile, attraverso la presentazione del ”Piano strategico per la promozione della salute nella scuola“ insieme dall’ASL di Taranto e alla presentazione del “Protocollo d’intesa per il contenimento dei fenomeni di disagio giovanile e per il coordinamento delle campagne nelle scuole”, insieme alla Prefettura di Taranto.

La Consulta Provinciale degli Studenti di Taranto ha deciso, attraverso una commissione chiamata Salute e Benessere, di promuovere un sondaggio con l’obiettivo di approfondire disagi e problematiche legati alla scuola. Al sondaggio hanno risposto oltre 2.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado. 

Dopo un’attenta analisi, i risultati emersi sono abbastanza chiari: i ragazzi hanno voglia di cambiamento e il cambiamento deve vedere loro partecipi e protagonisti. L’83,4% degli studenti dichiara che l’affermazione “la scuola è degli studenti ” non è la frase corretta, il 60,1% ha risposto che la sua opinione all’interno della scuola non conta. Questa percentuale abbastanza alta è un segnale ben chiaro, la scuola è ossessionata dal terminare il programma ministeriale in tempo eliminando spazi di confronto e dibattito, confermato dal 75% degli studenti.

L’85,4% dichiara di avere problemi legati all’ansia durante lo studio e alle interrogazioni, inoltre, il 92,8% dichiara di aver bisogno di un portale di ascolto all’interno della scuola, questo sta a confermare quanto gli studenti siano in grande difficoltà e quanto il mondo scuola non dia la giusta importanza alla salute mentale degli studenti. 

Il 90,5% degli studenti crede che momenti di didattica alternativa e lezioni di attualità siano di fondamentale importanza, questo a dimostrazione di quanto gli studenti credano nel valore della scuola, una scuola che deve guardare al presente con un occhio al futuro, una scuola che mette al centro i ragazzi e la loro voglia di partecipazione. Plutarco diceva ”i ragazzi non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere “. 

Molti studenti decidono di abbandonare gli studi, altri decidono di andare altrove a cercare lavoro, stiamo dicendo che i ragazzi per avere un futuro, per inseguire i loro sogni e le loro passioni, devono andare via.

Nel corso degli anni siamo riusciti a fare una cosa all’interno delle scuole, ci è voluto del tempo ma ci siamo riusciti, siamo riusciti ad uccidere tutto, dalle passioni alle ambizioni, oramai avere delle ambizioni è segnale di difetto e ai ragazzi arriva questo messaggio…. Quello che emerge dal sondaggio è l’impossibilità di inseguire le proprie passioni, che si traduce in una riduzione del tempo pomeridiano, dove i ragazzi non hanno tempo per inseguire i loro interessi. 

Un pensiero dovuto va alla ragazza di 19 anni che questa mattina si è tolta la vita, una delle tante ragazze, 400 all’anno, che decidono di suicidarsi, quello che resta sono i numeri, le persone e il dolore di famiglie che  vedono figli/e togliersi la vita.

La scuola deve insegnare il valore dell’insuccesso, dell’errore e del fallimento che non sono legati alla persona ma ad una esperienza che può aiutare a crescere ed insegnare a rialzarsi dopo una caduta.

Attraverso la nostra azione dobbiamo iniziare ad essere presenti, quando si parla di noi vogliamo essere presenti perché il disagio di ogni studente non deve essere ipotizzato o dedotto da terzi ma raccontato da chi vive il disagio stesso. Per dare voce ai ragazzi la Consulta Provinciale degli Studenti di Taranto ha proposto un piano di giornate internazionali che vedrà la partecipazione di personaggi di riferimento, che possano essere di ispirazione per gli studenti. I ragazzi avranno l’occasione di essere protagonisti attraverso uno spazio di riflessione e di espressione. 

L’obiettivo della commissione salute e benessere è quello di ridurre il disagio giovanile che da troppo tempo è presente all’interno delle scuole, promuovere il benessere attraverso l’ascolto, attraverso azioni di prevenzione grazie al legame creato con l’ASL di Taranto, la Prefettura di Taranto, le forze armate, il tribunale per i Minorenni. Fare questo, vuol dire fare quello di cui gli studenti hanno bisogno, le loro esigenze devono essere conosciute da tutti perché solo così si potranno comprendere e trasformare in risoluzione. 

La scuola deve far comprendere ai ragazzi il valore dei loro sogni e la possibilità di una loro realizzazione, bisogna fare in fretta affinché i ragazzi si sentano attori protagonisti del loro futuro, se questo non accadrà i ragazzi saranno costretti ad andare in altre Nazioni e questo non aiuterà sicuramente il progresso.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

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