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Aiuti di stato e immigrazione, la missione di Meloni a Stoccolma e Berlino

Nella sua visita a Stoccolma e a Berlino il premier italiano Giorgia Meloni ha trovato punti di convergenza con il primo ministro Ulf Kristersson e il cancelliere Olaf Scholz su due temi centrali in vista del Consiglio europeo dei prossimi 9 e 10 febbraio: gli aiuti di Stato e l’immigrazione. L’incontro con Kristersson e’ stata l’occasione per presentare le istanze dell’Italia al primo ministro del Paese che detiene la presidenza semestrale del Consiglio Ue. L’Italia insiste su un fondo sovrano europeo per aiutare le imprese e richiama l’attenzione sulla rotta migratoria mediterranea e la difesa dei confini esterni. “La Svezia ha appena assunto la presidenza di turno del Consiglio europeo, con un governo nato piu’ o meno negli stessi giorni in cui e’ nato il nostro”, ha detto Meloni. “Stiamo raccontando la posizione italiana: per la materia economica prevede di non limitarsi al tema degli aiuti di Stato che rischia di produrre una difficolta’ fra gli Stati che hanno e quelli che non hanno maggiore spazio fiscale. In particolare la posizione italiana riguarda il tema della flessibilita’ dei fondi esistenti e un fondo sovrano per aiutare le imprese”, ha detto il presidente.


“La realta’ che si vive in Svezia in rapporto all’immigrazione e’ diversa dalla nostra: il tema del Mediterraneo e’ piu’ difficile da approfondire a livello strutturale. Ma credo che ci si debba rendere conto che, anche nel contesto del conflitto ucraino, legata al tema migratorio c’e’ anche una questione di sicurezza se non si riesce a governare le situazioni”, ha detto Meloni. “Non vi sara’ sfuggito il nostro protagonismo nel Nord Africa: il tema fondamentale e’ la cooperazione, offrire delle alternative a chi scappa e questo e’ un lavoro che sta facendo”, ha detto Meloni.

Nel corso dell’incontro a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e’ stata ribadita la “stretta interconnessione” fra le economie di Italia e Germania. “Sono contenta del lungo colloquio con il cancelliere Olaf Scholz”, ha detto Meloni. Quello fra Italia e Germania “e’ un rapporto interconnesso che rende le nostre economie fortemente complementari” ed e’ utile “per far avanzare quei temi europei piu’ complessi in questi tempi di grandi crisi”. Meloni e’ tornata sul tema degli aiuti di Stato e sull’ipotesi di un fondo sovrano europeo alimentato da debito comune. “Sappiamo che ci sono posizioni differenti ma anche il tema della tempistica e alcune risposte vanno date immediatamente”, ha detto Meloni. “Per questo serve flessibilita’ sui fondi esistenti: abbiamo il Pnrr che sicuramente puo’ essere meglio indirizzato su alcune parti di priorita’ e ci sono i fondi di coesione”, ha detto il presidente del Consiglio. “Piu’ queste risorse, che gia’ ci sono, possono essere utilizzate per affrontare i problemi, e piu’ si agisce con velocita'”, ha affermato Meloni. Da Scholz non e’ emersa una riposta negativa, anzi: l’Ue non deve impegnarsi in una “gara dei sussidi” con gli Stati Uniti, che “tanti non reggerebbero”, ha detto il cancelliere.

Meloni e Scholz hanno mostrato una convergenza di vedute anche sulla questione migratoria. La questione dei migranti deve essere affrontata con “responsabilita’ e solidarieta'”, ha detto Scholz che si e’ detto convinto che la questione dei migranti possa essere risolta “soltanto insieme” nell’Ue con un “sistema di asilo comune, fondato su valori condivisi”. Inoltre, per Scholz sono necessarie “vie legali” per i migranti, in quanto “abbiamo bisogno della migrazione”. “Piu’ le tue quote di immigrazione sono coperte da chi entra illegalmente e meno potrai aiutare chi entra legalmente. Per questo sono d’accordo con Scholz sul dialogo con i Paesi di partenza”, ha detto Meloni. “Sono disponibile ad aprire i consolati per far fare domande regolari e distribuire chi puo’ entrare, ma una cosa diversa e’ far gestire l’immigrazione, mescolando regolari, irregolari e migranti economici come se fossero la stessa cosa”, ha detto il presidente.

Meloni e Scholz hanno discusso anche di Ucraina e il presidente del Consiglio ha ribadito che sara’ “a Kiev nelle prossime settimane, prima del 24 febbraio”, anniversario dell’invasione russa. “L’ho gia’ concordato con il presidente Zelensky”, ha aggiunto Meloni, ricordando che l’Italia ha fatto ogni sforzo possibile per sostenere l’Ucraina. “Stiamo lavorando con la Francia su una cosa molto richiesta dagli ucraini: la difesa missilistica. Siamo arrivati al nostro sesto pacchetto di aiuti per un ammontare significativo. Ci siamo e non faremo mancare il nostro sostegno all’Ucraina, anche per arrivare al dialogo”, ha detto Meloni.

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