Dal 7 al 9 marzo Emilio Solfrizzi sarà in scena sui palcoscenici pugliesi con “Il malato immaginario” per le stagioni teatrali 2022/23 dei Comuni di San Severo, Corato e Putignano organizzate in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Il grande classico di Molière, portato in scena per l’adattamento e la regia di Guglielmo Ferro, ha già registrato il tutto esaurito in ogni tappa e toccherà, martedì 7 marzo, il Teatro Verdi di San Severo (sipario ore 21.00), mercoledì 8 marzo il Teatro Comunale di Corato (sipario ore 20.30) e, terzo ed ultimo appuntamento, giovedì 9 marzo il Teatro Comunale di Putignano (sipario ore 21.00).
Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”.
Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio Solfrizi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti.