RY-PARTY-AMO. Il progetto di Enjoy your Dive, Slow Food e WWF Taranto
di Giovanni De Vincentiis
Il mare è il patrimonio su cui Taranto sta fondando la sua rinascita e come tate va valorizzato e, soprattutto, tutelato.
È per far questo che la sezione di Taranto del WWF, insieme alla asd Enjoy your Dive Taranto, che del WWF è il gruppo operativo subacqueo per il territorio jonico, ed ai miticoltori del presidio Slow Food hanno aderito, per il weekend del 18 e 19 marzo, ad una due giorni nazionale organizzata da WWF ITALIA, in cui i volontari ripuliranno tratti di coste e fondali marini in tutta Italia.
A Taranto il WWF ha scelto il tratto costiero di Mar Piccolo antistante il Convento dei Battendieri per iniziare il recupero dalla plastica che deturpa questo splendido scorcio del nostro mare.
L’operazione di ripulitura sarà suddivisa in due giorni. Il 18 si opererà a terra mentre il 19 il campo di azione si sposterà in mare. La rimozione dei detriti a terra avverrà lungo il tratto costiero che dal fiume Cervaro va in direzione Palude La Vela. Tutto il materiale verrà raccolto nei pressi del moletto in attesa d’essere prelevato dagli operatori Kyma Ambiente, resasi immediatamente disponibile a supportare i volontari.
Il 19 invece, otto sub dell’asd Enjoy your Dive si immergeranno, supportati per l’occasione dalla Guardia Costiera di Taranto, nei fondali di Mar Piccolo per compiere un’azione, simbolica ed assolutamente non risolutiva, di raccolta dei residui di plastica che finiscono in acqua e quindi si depositano sul fondale andando a inquinare e mettere in pericolo il particolarissimo ecosistema marino tipico di mar Piccolo. I sub, di comprovata esperienza, si muoveranno con cautela ed effettueranno le operazioni di raccolta della plastica
ancora sulla superficie dell’acqua e di quella che si è da poco adagiata sul fondale, per cui non ancora colonizzata, facendo particolare attenzione a non intaccare il processo di rinascita dell’ecosistema marino che sta avvenendo in mar Piccolo, a partire dalle colonie di cavallucci marini e delle altre specie marine particolarissime che lo hanno scelto come loro dimora ed il cui sviluppo è oggetto di numerosi studi e progetti di tutela da parte del mondo universitario e della ricerca scientifica/ambientale.
Quello delle plastiche e dei rifiuti rilasciati in mare è stato uno dei tanti problemi che ha afflitto il nostro bellissimo mare interno per anni, e finalmente ora sono state effettuate nuove scelte dai miticoltori del presidio Slow Food che vanno nella direzione della tutela del patrimonio marino, tutela che può e deve diventare uno dei punti di forza della rinascita di Taranto. L’azione del WWF Taranto si pone quindi come sprone nei confronti della collettività auspicando che l’azione possa servire a far del bene al nostro mare e alle numerose specie che lo popolano ed a sensibilizzare la cittadinanza su quello che si può e si deve fare per la tutela, la valorizzazione e la rinascita di Taranto, partendo proprio da ciò che la circonda e la caratterizza, il mare.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania