L’innovazione tecnologica può essere sfruttata per il bene sociale, ma altrettanto prontamente per fini nefasti. E anche i criminali informatici stanno diventando più aggressivi e conflittuali, compresi i crimini high-tech, le violazioni dei dati e l’estorsione sessuale. Il numero e la frequenza delle violazioni dei dati sono in aumento, e questo a sua volta sta portando a più casi di frode ed estorsione. Tuttavia, tutte le indagini informatiche possono ora, essere possibili e convenienti per le industrie pubbliche e i servizi legali di portata globale con CYBERPOL DEPSINT ™ Technologies di CYBERPOL CFC.
CYBERPOL CFC DEPSINT: cos’è?
CYBERPOL DEPSINT ™ Technologies è un programma che raccoglie, indaga e condivide informazioni relative alle minacce informatiche, producendo report DEPSINT. Quindi, il Cyber Fusion Center ha lo scopo di offrire analisi e facilitare la condivisione delle informazioni – ai detective privati, agli avvocati, e partner di sicurezza informatica delle forze dell’ordine – nella prevenzione, protezione e risposta alla criminalità informatica e alle frodi su Internet. Questa tecnologia è già stata testata e utilizzata dall’IIA, la più grande agenzia internazionale di intelligence internazionale con sede in Israele, per tracciare enormi furti e appropriazione indebita di fondi, e dagli appaltatori militari statunitensi nel 2015, come LP3. Ma da allora si è evoluta in metodologie più sofisticate per essere utilizzata per qualsiasi caso informatico, attraverso l’ampio spettro delle impostazioni geografiche globali. Difatti, ora è possibile ottenere informazioni su aree che prima erano difficili da indagare come Hong Kong, India, Abu Dhabi e Dubai, spesso utilizzate da criminali informatici, e truffe crittografiche. Il presidente di CYBERPOL Ricardo Baretzky è lo sviluppatore della metodologia e proprietario dell’IP (proprietà intellettuale). Ha una lunga storia di successo nella lotta ai crimini informatici transfrontalieri e nella consulenza sia ai governi che alle aziende sulla strategia e sulla creazione di informazioni su come mitigare tali rischi. A tal proposito ha dichiarato: “Abbiamo iniziato questa opzione alternativa rispetto ai metodi tradizionali di indagine poiché oggi tutti i crimini sono in qualche modo legati a dati informatici e online in cui spesso gli investigatori non hanno la capacità di sfruttare i dati e comprendere i processi necessari per farlo. Si potrebbe dire che questa è l’area grigia in cui Internet, il crimine informatico e la tecnologia si sovrappongono e che è ancora in fase di esplorazione e comprensione. Siamo solo all’inizio!”