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“Il Delitto Perfetto”. Il dramma delle RSA durante la pandemia

“Il Delitto Perfetto”. Il dramma delle RSA durante la pandemia

di Antonello Liuzzi

Antonio Perruggini è tra le voci più autorevoli in campo di analisi gestionale di strutture sanitarie per anziani e disabili ove attualmente ricopre il ruolo di docente, advisor e dirigente. È a capo di una rappresentanza associativa di categoria che raggruppa più di cento strutture socio sanitarie in Puglia e nelle ore più cupe dell’emergenza sanitaria del Covid 19 si è impegnato senza tregua intensificando le interazioni con le strutture e le interpellanze con le istituzioni per cercare di contenere le criticità all’interno delle RSA oltre che alleviare in qualche modo il danno psicologico a danno di anziani e disabili privati del benchè minimo supporto famigliare.

Già presente nelle migliori librerie il libro di Antonio Perruggini sarà presentato a Bari il 20 marzo alle ore 16,30 presso la libreria “Monbook”- Mondadori Point – in via Crisanzio,16

Interverranno il Sindaco di Bari Antonio Decaro, i Parlamentari Francesco Paolo Sisto, Ignazio Zullo, Dario Damiani, Filippo Melchiorre, Davide Bellomo e altre autorità istituzionali e accademiche.

È la prima opera esclusiva in Italia che apre le porte delle RSA dopo il drammatico periodo della Pandemia causata dal Covid 19 che ha causato centinaia di migliaia di vittime in Europa molte delle quali erano anziani ospiti delle strutture residenziali.

Perruggini ripercorre i momenti drammatici della pandemia raccontando l’esperienza vissuta direttamente e da numerose strutture costrette a blindarsi per mesi pur di proteggere i fragili Ospiti.

“Il Delitto Perfetto” è una accurata analisi su quanto accaduto non mancando di esporre critiche costruttive alle Istituzioni responsabili di non aver sostenuto adeguatamente un settore trovatosi all’improvviso a trasformarsi, con consapevolezza dello Stato, in un gigantesco reparto di malattie infettive. Il libro è la scenografia di una strage che probabilmente resterà senza colpevoli ma che al tempo stesso apre una importante riflessione sul mondo della non autosufficienza in un’epoca ove l’incidenza dell’invecchiamento della popolazione esige risposte immediate delle Istituzioni affinchè la Terza e Quarta Età non siano più relegate a categorie emarginate come più volte ha ricordato anche il Santo Padre parlando della “politica dello scarto”.

L’Autore si sofferma, tra l’altro, sulle contraddizioni normative di cui è stata protagonista la Puglia e l’Italia rivolgendosi al Governo nazionale con proposte e soluzioni organizzative mirate a rivisitare l’organizzazione del sistema RSA e prevenire eventuali ulteriori situazioni di emergenza attraverso uno studio accurato e appassionato dedicato al settore che è fondamentale per la tenuta del sistema pubblico di assistenza. Il lettore è coinvolto in un viaggio romantico e drammatico al tempo stesso ove l’emozione del racconto pone una giusta domanda: si sarebbero potute salvare più vite?

Dal libro Il Delitto Perfetto

”La centralità dell’individuo, da molti anni è solo uno spot politico, non di rado espresso da chi, privo di esperienza nella gestione di un luogo di cura, si è ritrovato a fare il dirigente, se non l’Assessore, il Governatore di Regione, l’accademico e, purtroppo, anche il Ministro”

“D’un tratto il cielo divenne buio, le stelle si spensero e mancò il respiro”

“In Puglia, il sistema di assistenza è così intrigato e paludoso che, restarne senza “traumi” è quasi impossibile”

“Vi sono state situazioni drammatiche ove le RSA non sapevano più a chi rivolgersi mentre come birilli gli anziani venivano abbattuti, i lavoratori contagiati, gli infermieri si dimettevano all’improvviso e anche le funzioni essenziali delle strutture erano unicamente affidate all’encomiabile senso di responsabilità dei gestori che, unitamente al personale rimasto, si inventavano di tutto pur di assicurare protezione ai loro fragili ospiti”.

“Ho vissuto le devastanti conseguenze di un fenomeno sicuramente eccezionale ma altrettanto trascurato e affrontato senza l’adeguata competenza e dovute tutele verso chi proteggeva la parte più fragile della popolazione”.

“La lotta fu impari, devastante. I bollettini giornalieri sembravano dei veri e propri “editti di condannati a morte” e la paura serpeggiava in ogni dove, si respirava nell’aria”.

“I cortei funebri di Bergamo, il Papa che sotto la pioggia si inginocchia in Piazza San Pietro implorando la clemenza di Dio per quella storia immane che abbiamo vissuto, devono essere la guida verso un dramma assolutamente da ricordare per fare in modo che non si ripeta mai più”.

“La pandemia ci ha posto innanzi a un dato di fatto, ove le disuguaglianze e le discriminazioni si abbattono sui più deboli, gli anziani, i disabili; evidenziando l’intolleranza del sistema verso di essi; contro questo fenomeno è necessario opporre un contrasto intellettuale, etico e operativo”.

“La pandemia ha messo a nudo tutta la debolezza del nostro sistema di assistenza territoriale, non di rado disorganizzato e privo di una visione globale dei servizi di assistenza”.

“In Italia vi è una frammentazione assurda di strutture residenziali senza una chiara distinzione tra quelle che possono garantire una adeguata assistenza e protezione socio-sanitaria e quelle di carattere sociale che sono sorte come funghi nei decenni, divenendo dei contenitori più che dei luoghi di assistenza”.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

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