Nell’ex Conservatorio di S. Croce, presentati dalla presidente Grazia Lorusso del Coordinamento Donne ACLI/Altamura, il libro dello scrittore Roberto Olivieri e la mostra di pittura di Rosa Lagonigro
Presenti alla manifestazione Angela Miglionico, già presidente della Commissione Pari opportunità, e Michele Micunco, poeta e presidente dell’Associazione LeggerEdizioni.
Il salone delle conferenze presso il Conservatorio S. Croce sta diventando luogo ideale per la presentazione di libri e mostre. Un contenitore culturale di grande fascino per le testimonianze storiche che conserva al suo interno.
L’edificio risulta edificato nel 1601, mentre senz’altro la sua costruzione è antecedente; a piano terra sono presenti tracce di insediamento di epoca remota messe a vista; sotto l’arcata destra, il capitello della colonna presenta lo stemma di Casa Farnese e quello civico della città di Altamura, a giustificare che l’opera fu eseguita col finanziamento di entrambi.
Lungo la scalinata, due targhe in marmo onorano i nomi dei benefattori, tutti rappresentanti delle famiglie nobili che fino ai primi decenni del Novecento hanno amministrato il Conservatorio dove venivano ospitate ragazze orfane; nel salone delle conferenze ancora un busto e una lastra marmorea dedicati al Conte Francesco Sabini, figlio di Pasquale, massimo benefattore e amministratore del pio luogo; poi ancora nella chiesa accanto un altro monumento funebre sormontato dallo stemma di famiglia ricorda la sua figura e quelle delle figlie premorte Eleonora e Giovanna.
Queste note storiche servono a ricordare che la location è di grande attrattiva storica.
Bene ha fatto Grazia Lorusso, redattrice presso due periodici locali nonché presidente dell’associazione culturale ACLI/Coordinamento Donne ad allestire al primo piano la mostra della pittrice Rosa Lagonigro, figura emergente nel panorama degli artisti contemporanei locali, la quale ha esposto la sua ricca produzione di volti femminili; un omaggio alla donna, la cui festa internazionale sebbene ricada l’8 marzo, è estesa per tutto il mese per una serie di eventi programmati intorno ad essa.
Ad allietare la serata con degli stacchi musicali, la giovanissima talentuosa violinista Rosa Bolognese.
La mostra di pittura di Rosa Lagonigro, una personale molto interessante, è stato un momento per presentarsi al pubblico e raccontare il suo percorso artistico nato nell’inquietudine della pandemia da covid-19.
Le opere esposte sono un tripudio di volti e di colori caldi, illuminati dal suo estro pittorico. Non mancano le sue attenzioni alle donne straniere provenienti dall’Africa e dal Medio oriente, volti gioiosi, ricche di energia ma anche sofferenti. Qui si scopre l’umanità della nostra artista, a cogliere ed interpretare quegli attimi veicolati dalla comunicazione di massa e da lei trasferiti sulla tela, ad impressionare lo spettatore sulle tragedie umane.
Il gravinese Roberto Olivieri, giovane autore al suo primo esordio col libro “Nelle pieghe dell’amore – Lettere del cuore” ha avuto il suo “battesimo” di scrittore per bocca di Grazia Lorusso, la quale ha fatto presente agli astanti che la piccola opera letteraria l’ha incuriosita, non solo per il linguaggio scorrevole, semplice e senza stilemi di sorta, ma soprattutto per il contenuto da dove traspare la sua preparazione teologica di cui egli è impregnato di studi.
Un volumetto che merita di essere letto; sono lettere di riflessione che l’autore pensa di inviare ad un ipotetico amico mentre al contrario restano ferme nel suo cassetto per prendere la forma di un libro.
