Sulla scia del Qatargate, il Parlamento europeo ha definito le linee guida su come gli eurodeputati dovrebbero interagire con i rappresentanti del Qatar e del Marocco, tra cui i diplomatici dei Paesi ritenuti problematici, Iran, Cina, Russia e Bielorussia. Delphine Colard, portavoce dell’istituzione ha confermato che la Conferenza dei presidenti, che riunisce i leader dei gruppi politici, le ha approvate giovedì. “Si basano sulle risoluzioni e le decisioni adottate e chiariscono le pratiche riguardanti l’accesso, le missioni e gli incontri con alcuni Paesi”, ha affermato.
Parlamento Ue: restrizioni di accesso ai rappresentanti del Qatar e del Marocco
Diplomatici e rappresentanti di Stato coinvolti nell’indagine giudiziaria in corso, legata a ingerenze nei lavori del Parlamento – è il caso del Qatar e del Marocco – possono accedere agli edifici del Parlamento solo per le riunioni programmate, su richiesta e previa notifica. Se del caso, i deputati devono dichiarare tali riunioni al Presidente del Parlamento. Ai rappresentanti di interessi – lobbisti- di questi Paesi, come Qatar Airways, viene ancora negato l’accesso agli edifici. Tuttavia nessuna missione ufficiale in questi due Paesi sarà autorizzata mentre è in corso il procedimento giudiziario.
Interazioni regolamentate con Cina e Iran
Il documento inoltre, chiarisce anche come gli eurodeputati e i loro assistenti possono interagire con i rappresentanti dei Paesi che sanzionano i membri del parlamento, in particolare Cina e Iran: i parlamentari di questi Paesi non saranno invitati a visitare il parlamento; le missioni ufficiali saranno possibili solo se includono uno o più eurodeputati sanzionati. Per quanto riguarda invece, i Paesi sottoposti a sanzioni europee – Russia e Bielorussia – i loro rappresentanti non possono entrare nel Parlamento europeo e non vi è autorizzata alcuna missione ufficiale .