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Banca Centrale Argentina alza i tassi di interesse, limita l’accesso ufficiale al dollaro

La Banca Centrale Argentina ha alzato il tasso di riferimento di 300 punti base all’81%, in mezzo a un peggioramento della crisi monetaria. Tra un forte aumento dei tassi di cambio paralleli del dollaro USA e un persistente calo delle riserve internazionali, il consiglio di amministrazione della Banca centrale ha adottato misure di emergenza aumentando il tasso di interesse di riferimento e limitando ulteriormente l’accesso delle società al mercato ufficiale del dollaro.

Banca Centrale Argentina alza i tassi di interesse

La decisione arriva dopo che l’inflazione annuale al consumo nel Paese è balzata a un nuovo record del 104,3% a marzo,   rispetto all’aumento del 102,5% di febbraio, toccando il il 7,7% su base mensile, il livello più alto per il Paese sudamericano dall’inizio degli anni ’90, secondo i dati dell’agenzia nazionale di statistica pubblicati il ​​14 aprile. L’Argentina ha anche registrato un deficit commerciale di 1,1 miliardi di dollari a marzo, il più ampio in quasi cinque anni. Le esportazioni agricole sono diminuite del 34% rispetto a un anno fa, secondo i nuovi dati del governo. Il Buenos Aires Grain Exchange ha ridotto la sua stima della produzione di soia giovedì a 22,5 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 25 milioni precedenti poiché una siccità record ha distrutto gran parte del raccolto essenziale.

Crisi valutaria

I mercati argentini hanno subito un duro colpo negli ultimi giorni dopo che l’inflazione è salita al 104% a marzo e l’incertezza ha turbinato sulla rielaborazione da parte della nazione del suo programma da 44 miliardi di dollari con il Fondo monetario internazionale mentre la siccità spinge l’economia verso la recessione. In aggiunta alle preoccupazioni, il capo dei consiglieri del presidente Alberto Fernández si è dimesso senza fornire una motivazione. Inoltre, questa settimana le riserve internazionali sono crollate al minimo storico dell’anno, anche dopo che il FMI ha erogato un prestito di 5,4 miliardi di dollari alla fine del mese scorso. L’Argentina sta ora correndo contro il tempo per evitare una nuova crisi valutaria mentre gli investitori locali cercano di dollarizzare gli asset per paura che il governo sarà costretto a svalutare la sua valuta prima delle elezioni presidenziali di ottobre.

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