Interrogazione a risposta immediata in Commissione Ambiente da parte dell’On Bonelli, al Al Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, dopo l’ordinanza del Sindaco Melucci contro Acciaierie Italiane.
Ecco il testo
– Per sapere – premesso che:
il 22/0 2/2023 Acciaierie d’ Italia S.p.A. ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energet ica
(MASE) istanza di riesame con valenza di rinnovo dell’AIA n. DVA-DEC-2011-4S0 del 04/08/ 2011, n. DVADEC- 2012-S47 del 26/10/2012, DPCM 14/03/2014 e DPCM 29/09/2017, relativa alle attività dello stabilimento siderurg ico di interesse strategico nazionale Acciaierie d’Ital ia S.p.A. (ex ILVA), in scadenza il prossimo 23/8/2023;
il gestore dello stabilimento siderurgico intenderebbe elevare gli attuali livelli produttivi, passando dall’attuale livello inferiore ai 4 milioni di tonnella te annue, agli oltre 8 milioni e per quanto riguarda la produzione di carbon coke, alla sostanziale triiplicazione rispetto alla produzione del 2021, mantenendo lastessa tecnolog ia a ciclo integrato che prevede l’utilizzo del carbone, mediante la riattivazione dell’a ltoforno S (AFO/S) attualmente non in esercizio e delle batterie della cokeria attualmente ferme;
la Valutazione del Danno Sanita rio (VDS) e la Valutazione Integrata di Impatto Sanitario e Ambientale (VIIAS) portano a valutazion i predittive di rischio sanitario “inaccettabile” nel quartiere Tamburi, stante gli attua li livelli produttivi dello stab ilimento;
a seguito del verificarsi di ulteriori registrazioni dei livelli di concentrazione di benzene nell’ area di Tarantoc superiori alla soglia oraria di 27 microgrammi/metrocubo, con Ordinanza urgente e contingibile n.9 del 22 maggio 2023 il Sindaco di Taranto ha ordinato, qualora non siano state tr ovate soluzioni efficaci, ovvero il trend manifesti una persistenza nell’aumento dei livell i di concentrazione di benzene, di avviare o portare a completamento le procedure di sospensione/fermata delle attività dell’area a caldo deli’ installazione, in particolare degli altoforni , della cokeria, deil’agglomerazione e delle acciaierie , nei tempi tecnici necessari a garantire la sicurezza;
se il Minis tro non intenda disporre la nonauto rizzazione, nell’ambito del rinnovo dell’AIA , degli impianti che producono ulteriori livelli d’inquinamento, in assenza di documentazione scientifica attestante l’assenza di aggravio del danno sanita rio correlato alla messa in esercizio dell’aitoforno Se delle batteriedella cokeria att ualmente ferme, che porterebbero alla sostanziale t riplicazione degli attuali livelli prod uttivi nello stabilimento di Taranto, anche alla luce degli attuali picchi di benzene nonostante siano stati installati i disposit ivi SOPRECO (classificat i come “migliori tecnologie disponibili”) alle batterie della cokeria, previsti per la riduzione delle emissioni.
BONELLI
In seguito la risposta della Commissione Ambiente
Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
Interrogazione a risposta immediata in commissione dell’onorevole Bonelli eventuale ricorso AIA dell’ex Ilva di Taranto
Con riferimento alle questioni poste dall’interrogante, si rappresenta quanto segue.
Per quanto riguarda il sistema dei controlli delle emissioni degli impianti oggetto dell’interrogazione, già a seguito delle criticità segnalate da Arpa Puglia e Asl Taranto nello scorso dicembre 2022 riguardo l’aumento dei livelli di benzene, provenienti dalle aree a caldo sono attualmente in corso, da parte di Ispra approfondimenti e valutazioni sui monitoraggi effettuati presso le centraline di qualità l’aria ubicata all’interno dello stabilimento.
Tali approfondimenti sono volti ad analizzare gli andamenti dei profili emissivi negli anni con eventuali ipotesi di correlazione alle sorgenti rispetto ai monitoraggi previsti dalle prescrizioni 30 e 44- 89 del piano di riesame del DVADEC- 2000 EE 12 547 del 26 ottobre 2012 che ha previsto di effettuare specifici rilievi sul piano di carica delle batterie di cokefazione e sulle macchine caricatrici esportatrici nonché l’installazione di sei stazioni di monitoraggio per la qualità dell’aria in prossimità del perimetro dello stabilimento.
Dalle analisi e valutazioni attualmente in corso si evidenzia una significativa variabilita negli anni per i monitoraggi acquisiti, ed è oggetto di particolare approfondimento la possibile correlazioni con le cresciti da segnalate nelle aree a caldo al fine di poter proporre eventuali misure mitigative o preventive da adottare che potranno essere oggetto dell’imminente procedura di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale per lo stabilimento siderurgico.
Si specifica altresì che il monitoraggio della qualità dell’aria viene condotto dalla agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Regione Puglia attraverso la rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria RQA conferma conformemente ai criteri stabiliti dal decreto legislativo numero 155 2010.
Riguardo le valutazioni sanitarie si evidenzia che non risultino valutazione del danno sanitario V due SO valutazione integrante di impatto ambientale e sanitari BIAS che individuano un problema sanitario riguardo il livello di produzione attualmente autorizzato. Tuttavia, il riesame dell’aia a seguito di istanza del gestore sarà allineato alla alle determinazioni risultanze che le autorità sanitarie di competenza rappresenteranno nelle sedi opportune.
Studi predittivi degli dei sugli effetti sanitari e quali la bis pertanto risulteranno certamente utili anche ove si configurassero significative modifiche all’aspetto produttivo o al contesto ambientale e sanitario anche in riferimento ai criteri metodologici per la redazione della VDS predisposto dall’IIS nel 2019 in prospettiva di un rinnovo o riesame dell’AIA.
Infine si rappresenta che lo scorso 23 maggio i commissari straordinari hanno inviato vitato l’affittuaria acciaierie d’Italia spa ADLA fornire con tempestività l’amministrazione comunale agli stessi ogni elemento idoneo a superare i rilievi di formulati nell’ultima ordinanza del sindaco di Tara in particolare i commissari hanno chiesto alla Adl una circostanziata valutazione in merito all’aumento dei valori di concentrazione di benzene nonché alla genesi ai fattori causali del predetto aumento precisando altresì se presso lo stabilimento sono state attuate condizioni di monitoraggio migliorativo che consente un approfondimenti ed eventuali ulteriori rimedi per il contenimento delle emissioni di benzene.