La Banca centrale d’Islanda ha alzato il tasso ufficiale di interesse di 125 punti base, portandolo all’8,75%, in quanto i funzionari hanno avvertito il rischio di una “spirale salari-prezzi”. Si tratta del tredicesimo rialzo consecutivo, e il più grande in due anni di inasprimento monetario. Negli ultimi due anni difatti, la banca centrale ha alzato i tassi di otto punti percentuali.
L’Islanda alza i tassi di interesse
Nella sua dichiarazione, il comitato di politica monetaria ha segnalato la necessità anchefuturo, di un ulteriore inasprimento, per garantire un migliore equilibrio nell’economia e riportare l’inflazione all’obiettivo. La Banca Centrale ha notato che le prospettive sulle pressioni inflazionistiche sono notevolmente peggiorate per il 2023 e il 2024. Gli ultimi dati hanno mostrato che l’inflazione dei prezzi al consumo ad Aprile, è salita al 9,9% dal 9,8% di marzo. Le pressioni inflazionistiche sono aumentate e sono ben al di sopra dell’obiettivo del 2,50%. Pertanto, vi è il rischio maggiore che l’inflazione si consolidi. Difatti il tasso di inflazione sottostante rimane elevato e si possono osservare forti aumenti dei prezzi in una quota di consumo in costante aumento. Allo stesso tempo, la domanda interna è aumentata più del previsto all’inizio dell’anno, costringendo il Comitato a rivedere le proprie previsioni di crescita del PIL al 4,8% per il 2023 invece del 2,6% previsto a febbraio. Il mercato del lavoro islandese è rimasto teso.