Mentre il panorama globale subisce cambiamenti drammatici, l’evoluzione della cooperazione economica tra le nazioni diventa un aspetto critico delle relazioni internazionali. In particolare, l’ascesa della Cina come potenza dominante ha sollevato preoccupazioni e sfide per i suoi vicini, spingendoli a cercare partenariati forti per garantire stabilità e sicurezza regionali. D’altra parte, questi paesi hanno profondi legami economici con Pechino. Pertanto è una sfida difficile per i Paesi indo-pacifici frenare l’espansionismo di Pechino e contemporaneamente mantenere buoni rapporti economici.
L’ASEAN è intrappolato nella “guerra fredda economica”
Anche il Giappone e l’India sono paesi legati da profondi legami economici con la Cina, sebbene affrontino anche minacce militari. Arsjad Rasjid, presidente dell’ASEAN Business Advisory Council (ASEAN-BAC), era a Tokyo per partecipare all’ASEAN-Japan Businessweek 2023, un evento per promuovere la cooperazione economica, durante il quale, si è lamentato del fatto che le aziende dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico, composta da 10 membri, siano state spinte in quella che ha descritto come una “guerra fredda economica” che le ha costrette a creare ” portafogli Cina e non Cina” per i loro prodotti. “Il sud-est asiatico è aperto a malincuore ad aiutare le industrie europee, statunitensi e giapponesi a ridurre la loro dipendenza dalla Cina, ma ha bisogno di vedere investimenti più aggressivi da parte loro per farlo”, ha poi aggiunto. “Pertanto, il desiderio della regione è quello di continuare la sua strategia ‘amici di tutti’, che si è dimostrata efficace nell’incentivare gli investimenti esteri diretti e la crescita economica”, ha affermato Rasjid. “Vogliamo essere amici degli Stati Uniti, Cina, Giappone”, ha dichiarato, aggiungendo che l’ASEAN non vuole schierarsi.