Editoriale
di Salvatore Maria Mattia Giraldi
Vice Direttore Il Corriere Nazionale
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Con Berlusconi che, entrato nella zona proibita con il suo imponente esercito di Forza Italia aveva creato l’arma distruttiva della sinistra, probabilmente nasce un nuovo apparato propagandistico statale, guidato dalla sinistra stessa, ed utilizzato come mezzo di intimidazione per distruggere il partito e per manipolare ed ingannare la popolazione italiana e il mondo esterno, organizzando campagne tese a facilitare la persecuzione mediatica, quali supporto attivo all’uso del terrore giudiziario.
Ragionevole dubbio potrebbe nascere da quell’ invito a comparire, che fra tanti possibili momenti è stato recapitato dalla Procura di Milano a Berlusconi mentre stava presiedendo una conferenza internazionale sulla criminalità organizzata, alla presenza delle delegazioni di 140 Paesi !
E poi anche quei successivi 30 procedimenti giudiziari per innumerevoli reati quali concorso in strage, concorso esterno in associazione mafiosa, prostituzione minorile, vilipendio all’ordine giudiziario e mai una condanna in via definitiva, se non una per frode fiscale, potrebbero di fatto configurare una chiara persecuzione a sfondo politico.
Anni di indagini e di udienze al servizio di una becera politica, per violentare il decorso democratico del Paese e la volontà popolare?
Forse brandelli di complotti, intrighi, veleni e poltrone targati PD, di Palamara memoria, emersi con lo scandalo del CSM ?
Oggi quel che sfugge, in ogni caso, alla rossiccia opinione pubblica è la certezza che che stiamo parlando dell’unico uomo politico nella storia del Paese che ha creato e consegnato agli Italiani oltre 34.000 posti di lavoro attraverso le sue aziende Mediaset, Mediolanum e Mondadori.
E cosa dire poi di quelli che hanno esultato e godono per la morte di Silvio Berlusconi ?
Non mostri, ma solo dei miserabili mossi da una ragione schiava di una ideologia obsoleta ed inesistente, che privi di intelletto si colorano di esterofila solidarietà, sventolano la bandiera Ucraina e si tingono con i colori di un mortificato arcobaleno.
Esseri sviliti, disumanizzati e senza coscienza che vagano nella nebbia della loro mente e nei perversi tuguri della loro esistenza.
Sinistri confusi, scandalizzati dalle Arcoriane olgettine che condannano la libertà e la piena espressione del potenziale sessuale di Berlusconi, mentre ostentano e promuovono, quali diritti, la libertà sessuale di ogni genere ed orientamento.
Cosa dire di un ex presidente del Consiglio assente, che “non fa prevalere la ragion di Stato ai calcoli politici del Movimento“ ?
Sciacallaggio morale ?
Convenienza politica davanti al dolore della famiglia ?
No ! Solo incompetenza gravata dalla mancanza di finezza e di accortezza umana.
Un politico serio e rispettoso dei protocolli dello Stato non lo avrebbe mai fatto, ma lui ha esaurientemente dimostrato di non esserlo e da buon manipolatore tenta di trarre visibilità e vantaggio anche dalla morte.
Povero dentro e privo di senso del dovere istituzionale accentua la propria immaturità politica e diplomatica ed afferma la sua incapacità di diventare uno Statista.
Fortuna vuole che la selezione naturale operi sempre nel giusto verso e che, l’assente, inesorabilmente arranchi verso la via dell’estinzione.
I fatti ci parlano di oltre settecento giornalisti accreditati e provenienti dall’estero, nonché di oltre quindicimila persone in Piazza Duomo che fra applausi e cori hanno voluto seguire le esequie di un grande Uomo che ha conquistato per anni la maggioranza dei cittadini, sconfiggendo sonoramente la sinistra Italiana.
Quell’Uomo piegato con l’arma dello spread in mano all’élite europea, quell’uomo umiliato dal potere delle toghe.
Quell’ Uomo che a testa alta e braccia aperte per un anno ha portato il sorriso nei servizi sociali, ha offerto nel silenzio ai pensanti la possibilità di poter capire cos’è l’indomita prevaricazione del sistema.
Se si vuole un mondo migliore bisogna imparare a riflettere a nudo e scevri di ogni ideologia, cercando di affermare anche quel minimo di bellezza che ognuno di noi porta con sé.
Smettiamola di edificare muri e confini in nome di partiti, colori e movimenti ed esaltiamo il rispetto, demolendo con forza quel dividi et impera che arricchisce da secoli il sistema occulto e sporco.
È morto un Uomo e solo un Uomo che ora esige rispetto umano, tutto il resto sono solo strumentali baggianate di menti logorate dalle trame dei furbi, dalle spartizioni e dal potere.
Oggi all’interno del Duomo, con duemila persone, c’era l’unico Uomo che per atto dovuto doveva essere il Presidente della Repubblica.
Un esempio di valore della Nazione, già morto e già risorto in passato, che per il male ricevuto non morirà mai !
La morte è pace… non il sinistro arcobaleno.
“Ora dunque sappiatelo bene: morrete di spada, di fame e di peste nel luogo in cui voi desiderate andare a dimorare”.