Il mon era uno scudo utilizzato nel Giappone medievale caratterizzato da svariate forme tra cui quella circolare era la più frequente. Questo stemma risale al periodo Kamamura in cui, nell’omonima città, si insediò la reggenza del clan Minamoto (1192 -1333).
Sul mon gli artisti giapponesi progettavano e creavano gli stemmi tradizionali diventati familiari ed ereditari durante il XII secolo. A questo proposito ricordiamo che, a seguito di concessioni o parentele acquisite, non era rara l’associazione di stemmi di distinte famiglie in un unico mon. Nonostante le differenze, questo particolare blasone giapponese presenta qualche affinità strutturale con gli emblemi in uso nell’Europa occidentale medievale, studiati dalla scienza araldica, la cui arte, in Giappone, si caratterizza e si distingue per la grande flessibilità e l’assoluta libertà d’espressione.
Infatti, gli artisti giapponesi non erano imbrigliati in rigide regole, godendo di una propria terminologia legata alla composizione e alle figure da inserire nello stemma. Inoltre, la struttura del mon non contemplava partizioni ed aveva uno schema semplice composto da una, due o tre figure. Solitamente erano in oro su fondo nero in quanto era raro l’impiego di altre tonalità per i soggetti raffigurati. Infatti, altri colori come il blu scuro, il blu chiaro, il rosso, il marrone o il verde erano utilizzati in maggioranza per sottolinearne i contorni decorati.
In Giappone, così come nel nostro Occidente, gli stemmi rappresentano una risorsa incredibile per la ricerca storica ed archeologica in quanto utili a collocare, datare e raccontare l’evolversi delle dinastie nel tempo. Ad esempio, in Giappone, lo studio del mon ha permesso di approfondire le modalità di influenza di alcune grandi stirpi nei confronti dei propri vassalli attraverso l’affinità o l’aggiunta di elementi presenti sugli stemmi in virtù dei quali è stato possibile anche classificare le armi anticamente in uso catalogandole per regioni a seconda della produzione e delle caratteristiche .
Bibliografia:
M. Pastoureau, L’arte araldica nel Medioevo, Einaudi, 2019
M. Pastoureau, Figure dell’araldica. Dai campi di battaglia del XII secolo ai simboli della società contemporanea, Ponte alla Grazie, 2018