Rieccoci.
BARI – Approvato il disegno di legge che ripristina le Province quale migliore occasione per rilanciare la richiesta di consentire il terzo mandato ai governatori? Emiliano ci riprova.
Del resto non è la prima volta che il governatore lancia delle proposte presentandole come innovative e condivisibili, sfruttando le debolezze del PD che il terzo mandato non lo vuole e accreditandosi come simbolo di una amministrazione efficace ed efficiente che in realtà non esiste.
Fare il Presidente di Regione per dieci anni consecutivi è già abbastanza. Un periodo temporale di tutto rispetto che serve ai cittadini a capire e a valutare se sei stato un bravo governatore oppure no. Dieci anni bastano!
Per quanto un uomo politico possa essere bravo, e nel caso di Emiliano è tutto da verificare, il buon funzionamento della vita democratica di una Regione necessita di tempi certi, e noi li abbiamo, e di un turnover di persone e di partiti.
La politica di oggi, caratterizzata da forti spinte individualistiche, alla ricerca di soluzioni personali, e solo personali, rischia di destabilizzare il sistema democratico. La democrazia e il rispetto delle sue regole non si possono cambiare in corsa, rischieremmo incrostazioni di potere e sottopotere e completa assenza di ricambio politico/generazionale.
Bene farebbe la premier Meloni, nelle mani della quale è il nodo politico del terzo mandato, a respingere e rimandare al mittente la proposta, a non fermarsi a fare solo dei meri calcoli politici, a prendere decisioni di alta politica come ha fatto da quando è al governo, per affermare la politica dei cittadini attivi e degli statisti che pensano alle future generazioni, non dei politicanti che, diceva De Gasperi, pensano solo alle prossime elezioni.
Il segretario Luigi Barnabà