Principale Attualità & Cronaca Malta approva una legge per proteggere gli operatori nel gioco d’azzardo

Malta approva una legge per proteggere gli operatori nel gioco d’azzardo

Malta è un nodo a livello europeo e mondiale in materia di gioco d’azzardo. Negli anni ha adottato una politica di attrazione nei confronti di capitali esteri, grazie a una grande flessibilità e tassazioni agevolate, ed è arrivata ad essere una delle nazioni più ricche in assoluto anche e soprattutto grazie agli introiti del gambling. Sempre all’avanguardia in questa materia, Malta ha da poco dato un’altra spinta alla propria relazione con il gioco d’azzardo tramite un disegno di legge che protegge gli operatori del settore gambling.

Cosa rappresenta Malta per il gioco d’azzardo in Europa?

Prima di addentrarsi nel merito del discusso disegno di legge numero 55 che avrà ancora risonanza per un po’, bisogna capire le condizioni per cui sia stata possibile una tale scelta governativa talmente forte e determinata.

Malta negli ultimi 25 anni, seppur mantenendo intatta la propria attitudine di città marittima e turistica, ha investito fortemente sul comparto digitale, e in particolare nel gioco d’azzardo. Dal 2015 in poi si può parlare di Malta quale capitale del gambling in Europa: sull’isola hanno sede grandi colossi del gaming, e qui nascono i giochi di slot di NetEnt, e sempre qui hanno sede Betsson, Betway, SKS365 e tante altre aziende protagoniste del gioco d’azzardo, e le ragioni sono molteplici.

Un po’ di numeri per capire la centralità del settore a Malta

Affidarsi a dati e statistiche non è sempre esaustivo, ma nel caso del gioco d’azzardo può fornire indicazioni utili su quanto incida questo settore sull’economia di un paese. Sull’isola di Malta il gioco d’azzardo rappresenta il 12% del PIL nazionale, e in questo comparto vengono impiegate oltre novemila persone su una popolazione totale di poco più di 500 mila abitanti. Vale a dire sull’isola del Mediterraneo, fra manager, copywriter, traduttori, operatori di customer service, un maltese su 55 lavora nel mondo del gambling.

I numeri diventano ancora più imponenti se parliamo di crescita: se nel 2017 il gioco d’azzardo rappresentava il 10% del PIL, l’avanzamento di due punti di percentuale in meno di dieci anni dice molto, cifra che si traduce in poco più di 800 milioni annui di introiti.

I motivi di attrazione per gli operatori a Malta

Il “ponte” che Malta ha costruito negli anni ha visto il primo “mattone” posarsi nel 2004, quando il governo di Lawrence Gonzi firmava e introduceva la prima legge sul gioco d’azzardo in Europa. Una serrata campagna mediatica e una flessibilità che nessun altro paese europeo può offrire hanno fatto il resto. Per capire le agevolazioni che gli operatori del settore gambling possono avere sull’isola basta recarsi sul sito di Malta Gaming Authority, l’organo che gestisce il gioco d’azzardo sull’isola. Su questa pagina si trovano inviti a chiari lettere per investitori esteri, con la possibilità di ottenere quattro tipi di licenze diverse secondo le proprie esigenze.

Giugno 2023 aggiunge un altro motivo per operare da Malta

Se le condizioni erano già favorevolissime per gli operatori sull’isola di Malta, da giugno 2023 l’arcipelago del Mediterraneo diventa quasi una “roccaforte” per i provider e i siti di casinò online. Infatti il controverso disegno di legge numero 55 firmato da George Vella e convertito in legge n. XXI Gaming (Amendment) Act, datato 16 giugno 2023, può segnare una tappa storica nella legislazione di questo comparto.

Da molti è stato definito controverso, inclusa la stampa estera e internazionale, ma vediamo cosa è contenuto al suo interno. La legge dice brevemente che verrà impedita qualsivoglia azione legale contro operatori con sede a Malta, cosa che va a toccare da vicino le cause legali che Austria e Germania hanno iniziato contro alcuni di questi operatori.

Il nocciolo della questione sta nel tipo di licenza di questi operatori. Tale licenza permette ai provider di esercere tranquillamente anche in altri paesi, a patto che seguano le direttive del Gaming Act. Quando un giocatore si impegna a usufruire di un gioco creato da un operatore con sede a Malta, sta automaticamente accettando le condizioni imposte sull’isola, e dunque vengono a cadere tutte le azioni legali intraprese da altri paesi contro questi operatori.

La realtà mondiale ci dice che costantemente tutti i paesi prendono provvedimenti, misure e strategie rispetto al mondo del gioco d’azzardo, che rappresenta al contempo una sfida e una enorme entrata per tutti i governi. E non ultima l’Italia del nuovo governo Meloni, la quale ha posto fra le priorità assolute del proprio operato una riorganizzazione generale ed esaustiva del comparto del gioco d’azzardo nella nostra nazione.

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