Vincenzo Capurso, artista altamurano, avanguardista, ha esposto le sue opere nell’Infopoint di Via Treviso ad Altamura lunedì 10 luglio 2023; la mostra, annunciata con una locandina indicante in collaborazione con la scuola paritaria Maria Montessori, ha spiazzato lo scrivente per i tempi; vernissage e finissage 16.30-22.30.
E’ sembrata una toccata e fuga. Invece meritava di essere apprezzata e metabolizzata con una durata più lunga. Purtroppo il fattore tempo per l’artista è stato inderogabile.
All’inaugurazione il pubblico presente è stato numeroso. Le opere esposte, particolarmente suggestive, hanno riscosso un lusinghiero successo.
Vincenzo Capurso nato nel 1998 ha frequentato il Liceo artistico Carlo Levi di Matera con indirizzo figurativo; ha conseguito il diploma di 1° livello presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce nel 2021 e fra qualche giorno (17 luglio 2023) sosterrà gli esami per il diploma di 2° livello, insomma la Laurea magistrale.
Nonostante la sua giovane età ha un ottimo “back ground” artistico; ha partecipato a mostre collettive a Vieste (FG) nel 2019; al concorso di pittura di Ceglie Messapica nel 2022 dedicato al M° Emilio Notte, la cui opera è stata accolta presso il Museo Archeologico della stessa città; ha realizzato molte opere su commissione a livello territoriale, dimostrando padronanza di quel cromatismo speciale che rende unica l’opera.
Il progetto – ha tenuto a precisare il giovane artista – riguarda i bambini che frequentano la Scuola dell’infanzia paritaria sezione Primavera e il Micro nido Maria Montessori nel quartiere Trentacapilli, diretta da Maria Romano con la collaborazione della figlia Ornella Ventricelli.
In detto programma sono stati coinvolti bambini dai 4 ai 5 anni avente per tema un processo educativo secondo la tecnica di Gustav Klimt, artista viennese, la cui pittura si rifà ai mosaici di Ravenna e alla tecnica orafa.
Poi è stato trattato il tema del riciclaggio: la carta, partendo dal riutilizzo del materiale di scarto trasformato in poltiglia, da cui sono stati ottenuti dei nuovi supporti, nel cui processo è stato fatto notare che il colore predominante era l’azzurro.
Altro tema è stato il borgo in fiore dedicato ad Altamura, dove è stato posto al centro dell’attenzione il papavero, simbolo vegetale della Murgia, unitamente ad una scultura in tufo rappresentante la Venere primordiale, che nel nostro immaginario – continua l’artista – abbiamo voluto richiamare gli embrioni dei claustri, altra identità rappresentativa del nostro centro storico.
Per i bambini del nido da 0 a 2 anni, si è pensato allo scarabocchio come se fossero macchie, nuvole che l’artista ha dimostrato ai piccolissimi allievi come quelle macchioline potessero essere trasformate e completate in un’opera d’arte secondo il suo canone artistico.
Infine, la tecnica del “dripping”, ovvero dello sgocciolamento che richiama la tecnica dell’artista americano Jackson Pollock, nel cui processo l’autore si riserva di non avere il contatto con la tela, e i bambini non il contatto col foglio.