Principale Economia & Finanza Fisco, Giustizia & Previdenza Cosa fare per aderire alla previdenza complementare

Cosa fare per aderire alla previdenza complementare

Pensata per tutelare il lavoratore al termine della sua carriera lavorativa, la pensione erogata dallo Stato non sempre permette di vivere in modo agiato. Per non correre il rischio di dover rivedere drasticamente il proprio stile di vita, è possibile ricorrere a varie soluzioni, tra cui rientra anche la previdenza complementare o integrativa.

Scoprire a quanto potrebbe ammontare la pensione è oggi piuttosto semplice, in quanto è sufficiente utilizzare un simulatore calcolo pensione, inserendo tutti i dati richiesti per visualizzare immediatamente una cifra che, sebbene approssimativa, consente di farsi un’idea di quello che sarà il proprio futuro da pensionato.

Le pensioni integrative sono soluzioni di investimento che consentono a tutti di pensare alla vecchiaia, anche con largo anticipo; non solo i lavoratori a fine carriera, ma anche i disoccupati, le casalinghe e i giovani che hanno appena iniziato a lavorare possono aderire a un fondo o a un PIP. Naturalmente, trattandosi di veri e propri investimenti, è importante valutare bene le caratteristiche e la stabilità del prodotto al quale si sceglie di aderire.

Previdenza complementare: scegliere la tipologia

Il primo passo da compiere per aderire alla previdenza complementare consiste nell’individuare la tipologia più adatta alla propria situazione lavorativa ed economica.

A seconda dei casi, si potrà scegliere tra:

  • fondo pensione aperto: si tratta di fondi istituiti da SGR, SIM, banche o imprese assicurative, ai quali possono aderire lavoratori dipendenti o autonomi, ma anche soggetti che non svolgono nessun tipo di attività lavorativa;
  • fondo pensione chiuso: detti anche negoziali, questi fondi sono istituiti, sulla base di contratti nazionali di categoria, da rappresentanti dei lavoratori e sono riservati a specifiche categorie professionali;
  • piano pensionistico individuale: si tratta di formule assicurative istituite esclusivamente da compagnie di assicurazioni e destinate a chiunque desideri aderirvi.

A queste tre tipologie si aggiungono i fondi pensione preesistenti, istituiti prima del 15 novembre del 1992 e aventi caratteristiche proprie.

Individuare il prodotto giusto

Una volta stabilito a quale forma di pensione integrativa ricorrere, è necessario iniziare a valutare le varie offerte.

Mentre nel caso dei Fondi Pensione Chiusi si dovrà semplicemente verificare se ne è stato istituito uno legato al proprio CCNL, per quelli Aperti e per i PIP sarà opportuno confrontare varie proposte, così da individuare quella non solo più conveniente, ma anche più stabile e sicura.

È infatti importante ricordare che tanto i Fondi Pensione quanto i PIP sono vere e proprie forme di investimento, in quanto il denaro versato viene utilizzato dai gestori per effettuare compravendita di titoli. Per questo motivo, in caso di dubbio, è sempre meglio appoggiarsi a un consulente finanziario che, dopo aver analizzato il quadro finanziario individuale, possa stabilire un piano di investimento adeguato, indicando il tipo di previdenza complementare più adatto alla propria situazione economica.

Sottoscrivere il contratto

Quando si è certi di aver trovato il prodotto giusto, non resta altro da fare che compilare i moduli che verranno forniti o reperibili online, sottoscrivere il contratto e iniziare a effettuare i primi versamenti.

foto flp scuola foggia

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