Luglio, il mese dei saldi per eccellenza, il secondo periodo dell’anno in cui le attività commerciali italiane vengono prese d’assalto dalla popolazione per accaparrarsi i prodotti desiderati a prezzi più convenienti. I commercianti, però, già spesso in affanno e ancora in ripresa dalle disastrose conseguenze economiche della pandemia, vorrebbero che l’inizio di tale periodo fosse rimandato di qualche settimana per dar loro modo di vendere a prezzo da listino. In particolare, ne ho parlato con l’interior designer barese Barbara Di Molfetta, specializzata allo IED – Istituto Europeo di Design (Milano), la quale dopo sei anni di esperienza lavorativa a Parigi ha deciso di tornare nella sua città natale per mettere in pratica quanto appreso fuori, aprendo due showroom decisamente innovativi e diversi rispetto a ciò che il capoluogo pugliese di solito offre.
Come sono nati i suoi showroom?
“BeKreative” (Corso Benedetto Croce, 134/136) è stato il primo showroom che ho avviato circa sette anni fa ed è dedicato ai Complementi d’arredo e arredamento su misura. Lì io mi occupo di progettazione con ricercatezza sia nel gusto che nella qualità e lo faccio con l’intento di trasferire sul mio amato territorio tutto ciò che ho acquisito all’estero. Per portare avanti questo obiettivo però faccio molta fatica perché Bari è una città ancora costituita da tanti stereotipi e schemi ben definiti, ma soprattutto in cui è davvero ostico creare una sorta di collaborazione tra attività commerciali. In seguito, ahimè tre mesi prima dell’arrivo del Covid-19, ho aperto un secondo showroom, “Alta Moda” (Corso Benedetto Croce, 142/144), stavolta di Abbigliamento e Tappezzeria, dove propongo tra gli altri prodotti sia le carte da parati a tutti note, sia quelle di manifattura sartoriale grazie alla collaborazione con un’azienda conosciuta a livello internazionale nel settore, la Gemanco Design. Da questo punto di vista ritengo di essere innovativa perché qui sono l’unica ad avere nel mio catalogo tale tipo di carta da parati sartoriale. Non solo alla mia clientela privata, ma anche ai miei colleghi e professionisti architetti e ingegneri do, quindi, la possibilità di spaziare in un campo mai offerto prima a Bari.
In che modo ha poi fronteggiato la pandemia?
Ho cercato di farmi coraggio insieme al mio socio Matteo De Ruggieri. Dopo il primo mese di disorientamento abbiamo cercato di cogliere il lato positivo da quel momento di calma piatta imposto, inaspettato e incredibile per tutti, perché penso che nessuno avrebbe mai immaginato di vivere in vita sua un periodo del genere. La chiave è stata sfruttare il canale online e mi ritengo una delle promotrici delle dirette e dei video sui social che ora tanto stanno spopolando anche nella nostra generazione, ma che io già iniziai a fare tre anni fa. Inizialmente l’idea mi è stata criticata per la perdita del rapporto umano con il cliente che ne deriva – cosa che condivido – ma per come la vedo io, il settore commerciale segue l’evolversi del mondo digitale e dei media, quindi, noi commercianti non possiamo non adeguarci a un approccio differente che comunque ci è per lo più di supporto.
Problematica saldi: qual è il suo punto di vista?
Mi rivolgerei direttamente al Presidente della Regione Puglia, dott. Michele Emiliano, il quale ritengo che sia la persona più giusta con cui interloquire a riguardo e a cui chiedere di venire incontro alla nostra categoria posticipando l’inizio del periodo dei saldi sia estivi che invernali. Così come impostati quest’anno più che saldi di fine stagione, sono di inizio stagione perché gli estivi sono cominciati il 6 luglio dopo settimane di temperature basse e precipitazioni durante le quali non c’è stato molto movimento per le città e non abbiamo dunque potuto vendere a prezzo pieno la merce acquistata. Non appena il clima è diventato quello adeguato i clienti hanno richiesto di poter anticipare l’applicazione dello sconto rispetto alla data prevista. Ciò chiaramente, come può immaginare, ci ha messo in grandissima difficoltà. A mio avviso dovrebbero fissare l’avvio di quelli estivi i primi di agosto e di quelli invernali almeno a febbraio, anziché il 3 gennaio. Sarebbe pertanto auspicabile quantomeno un incontro con il dott. Emiliano per trovare una soluzione in maniera pacifica e costruttiva.