Principale Politica Per la Nato comincia l’era dei cazzi amari

Per la Nato comincia l’era dei cazzi amari

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Tutti giornali occidentali hanno segnalato il fatto che Zelensky sia stato tenuto al margine del vertice Nato di Vilnius e la sua richiesta di far entrare l’ucraina in questa alleanza di criminali di guerra, sia stata respinta con incredibili scuse. Tutto questo è formalmente vero, ma fa parte di una narrativa sostanzialmente ingannevole visto che Kiev è dentro l’alleanza atlantica da un bel po’, forse  ancor prima che essa fosse fondata. Già durante la seconda guerra mondiale l’Ucraina, fu individuata dall’anglosfera come un pezzo fondamentale della sua guerra alla Russia che per Churchill avrebbe dovuto cominciare da subito e così nei primissimi anni del dopoguerra non furono lesinati sforzi perché proprio da lì partisse la destabilizzazione dell’Unione Sovietica: armi, fondi e coperture andarono  all’organizzazione del criminale di guerra Stefan Bandera  fino almeno al 1952 quando questo movimento fu completamente schiacciato. Anzi  qualcuno pensa che il regalo della Crimea all’Ucraina da parte di Kruschev fosse un riconoscimento del ruolo avuto nella distruzione del movimento banderista.

Con la disgregazione dell’Urss tutto  si è ripresentata la possibilità di fare dell’Ucraina una sorta di mazza per per colpire la Russia e l’autonomia del Paese  che era comunque un collage di regione giustapposte. è stata ignobilmente sfruttata non per farne una regione avanzata, ma come contenitore di futura carne da cannone: l’area  del continente europeo  più ricca di risorse  naturali è diventato in pochi anni quella più povera: qualcosa di non inedito, anzi di usuale quando comincia lo sfruttamento occidentale. Gli stessi oligarchi che finanziano i leader politici dei paesi della Nato si accordarono con i “colleghi”  oligarchi ucraini per ottenere il controllo dei giacimenti di terre rare e delle risorse energetiche. Ed è grazie a questi meccanismi  che Hunter Biden è finito nel consiglio di Burisma, insieme all’ex capo dell’antiterrorismo della CIA Cofer Black. Il piano era saccheggiare l’Ucraina senza che la popolazione ne traesse profitto, cosa peraltro riuscita alla perfezione.

E’ fin troppo chiaro che non vi fosse alcun interesse a creare una vera democrazia che avrebbe potuto ostacolare la rapina e che avrebbe anche potuto resistere alla trasformazione del Paese in un Hub della guerra alla Russia.

Si perché nel frattempo l’Ucraina  veniva armata come se fosse una vero e proprio membro della Nato, non de jure, ma de facto : c’erano numerose  basi di addestramento della alleanza atlantica; il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti aveva messo in piedi dozzine di laboratori di ricerca biologica su tutto il territorio, con l’entusiastica partecipazione delle industrie farmaceutiche e persino di  Bill Gates; ogni anno  si svolgevano esercitazioni militari  organizzate dal comando europeo degli Stati Uniti. L’esercito ucraino ( secondo i dati del febbraio 2022 ) aveva 700.000 uomini in servizio attivo e un milione di uomini in riserva.

Ciò ha reso l’Ucraina,  il secondo più grande esercito dell’alleanza  dopo gli Stati Uniti, molto più forte  della Turchia, ma anche di Francia, Gran Bretagna e Germania messe assieme. Dunque si capisce molto bene la desolazione e la rabbia che covano dentro la Nato: la Russia ha inferto una durissima sconfitta all’esercito ucraino che nel frattempo era diventato anche l’esercito più armato dell’occidente, riuscendo a svuotare  persino gli arsenali Usa. Un calcolo realistico parla di 600 mila tra morti e feriti  inferto da un esercito come quello russo che ha impegnato nel complesso 400 mila soldati. Basta scorrere la tabella qui sotto che riporta gli uomini disponibili per tutti i Paesi della Nato per rendersi conto della scarsissima possibilità che avrebbero contro una Russia che ha già sconfitto il secondo esercito atlantico.A parte la patetica Finlandia che indica come riserva l’intera popolazione in età di prendere le armi, si vede benissimo che  l’alleanza non ha i numeri sufficienti per poter sperare in una rapida vittoria, ma ha invece tutto ciò che serve per una rapida sconfitta, compresa la ridicola sicumera di generaloni che  hanno combattuto solo  uomini armati di kalashnikov. Per questi bambocci i quali  per decenni ha infierito sui Paesi deboli, uscendone persino sconfitti,  è venuta l’era dei cazzi amari.

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