Fabio Mancini è stato il testimonial del Matera Pride 2023, che si è tenuto ieri pomeriggio nella Città dei Sassi. Il top model italo-indiano, che ha già scritto un pezzetto di storia della moda italiana con i suoi innumerevoli record e le collaborazioni con Giorgio Armani e altre lussuose maison di moda di rilievo mondiale, ha partecipato per la prima volta al Pride.
Fabio Mancini al Matera Pride 2023: le dichiarazioni
“Metterci la faccia è stato per me un grande orgoglio – dichiara il supermodello Fabio Mancini -. Il mondo eterosessuale deve cambiare la mentalità sul Pride in quanto è una manifestazione universale per l’amore e i diritti civili di tutti… è una festa dell’amore e per i diritti dell’umanità. Mi batterò per questa causa”.
Sui suoi seguitissimi profili Instagram e Facebook, il top model Fabio Mancini ha condiviso foto e video dell’evento oltre ad aver sensibilizzato i suoi numerosi followers sull’importanza di una battaglia a favore di tutti: “Il Pride è espressione di felicità e libertà. Ogni persona deve vivere senza paura, pregiudizi e preconcetti. Non è la festa degli omosessuali, ma di tutta una comunità che lotta contro violenze (fisiche e psicologiche) e cattiverie, perché in fondo l’amore è amore”.
Mancini si è augurato un maggiore impegno delle istituzioni a favore dei giovani Lgbtqia+ sia nelle scuole che sui posti di lavoro.
La terza edizione del Matera Pride
La terza edizione del Matera Pride dal 2019 è stata organizzata dagli attivisti di Agedo Matera (associazione dei genitori parenti e amici di persone Lgbtqia+), Risvolta e Matera Rumore sostenuti dalle associazioni partners e da privati, dall’Amministrazione comunale e dalla Crpo (Commissione regionale per le pari opportunità). Hanno partecipato oltre 1000 persone.
A Matera “casi di discriminazione per l’orientamento sessuale sono visibili – dice il direttore artistico del Pride, Stefano Siggillino – Proprietari di appartamenti che non fittano le case alle coppie omosessuali, casi mobbing sul lavoro, insulti che travolgono in particolar modo le persone trans e ragazzi che stanno portando avanti il percorso di transizione di genere. Dal 2019 ad oggi la situazione è peggiorata. La gente si sente giustificata dal nuovo Governo a compiere atti di violenza e discriminazione nei confronti di qualsiasi tipo di minoranza. E questo perché non esiste ancora una legge contro l’omolesbobitransfobia”.
Per poi aggiungere: “A Matera ciò che manca è la comunità, è avere dei punti di riferimento per non vanificare il lavoro fatto in questi anni. Ma soprattutto è importante ascoltare anche le esigenze dei ragazzi”.