Sono le 17 e non le 19,00 – come dice l’ordinanza del Sindaco Melucci -, nulla da eccepire, ma se fossimo di fronte ad una obbligazione con l’impossibilità sopraggiunta? E sì perché alle 19,00, nel Borgo di Taranto, non si trova un cassonetto libero, neanche a pagamento.
Per non parlare del mondo che ribolle, l’emergenza caldo, la più non tenera età. Benvenuti a Taranto. Il conferimento di carta e plastica – siamo nel first place degli imballaggi – in tutte le realtà che conosciamo si possono consegnare ad ogni ora, non è indifferenziato e non è l’organico maleodorante.
Parliamo della parte nobile del rifiuto e anche la più pericolosa – se non captata appena possibile nel circuito del riciclo -: la plastica; ci dovrebbero essere premialità non multe. Ma tant’è!
Di fronte agli impacciatissimi vigili, che erano giunti lì per altre incombenze “siamo stati chiamati per vedere i rifiuti messi all’angolo della strada” dice una vigilessa con le labbra serrate.
Mentre l’altro dice: “lei ha ragione ma è l’ordinanza del Sindaco” non ho posto alcuna resistenza, ma è naturale che adesso dica come la penso:
È il fallimento totale nella gestione rifiuti dell’era Melucci?
Come si vede nella foto di Via Oberdan e qui sotto nella Via Duca degli Abruzzi alle ore 17 del pomeriggio di venerdì 28 luglio 2023 i cassonetti gialli (plastica, carta e metalli) sono già stracolmi.
Cosa accade? Non c’è stata una valutazione volumetrica? Le frazioni di imballaggi sono il 60 per cento in volume sul totale dei rifiuti urbani, oppure non ci siamo con la tempistica degli svuotamenti? Non si può sfuggire all’evidenza.
Abbiamo già diffusamente parlato del fallimento delle isole intelligenti costate, se non erro, 15 mila euro ciascuna.
Ma la cosa incredibile che è riuscita a fare questa installazione è mettere sullo stesso piano i rifiuti indifferenziati con gli imballaggi, rispetto all’orario di conferimento:
in tutta Italia gli imballaggi, per la raccolta a cassonetto, si conferiscono ad ogni ora del giorno
Un’altra cosa pongo all’attenzione dei lettori ed è la presunta finta raccolta differenziata nel Borgo di Taranto che farebbe il paio con l‘affermazione del presidente Kima Ambiente sulla raccolta differenziata zero in questa parte della città.
Mi riferisco a video che circolano in rete e che abbiamo verificato di persona, ma su questo ci riserviamo opportune indagini:
Le campane delle isole “informatizzate” si raccolgono con un unico mezzo
Se così fosse saremmo di fronte alla burla di Guy de Maupassant, una sorta di commedia fatta di:
- formazione di ausiliari dell’ambiente,
- volontari che hanno illustrato le differenze merceologiche dei rifiuti
- card personali per l’apertura automatiche delle campane.
Come del resto. è commedia degli equivoci aver detto che si toglieva l’automatismo – nell’estate del 2021 – per via dei turisti.
Quando in realtà invece tutto era dovuto al fatto che solo gli utenti che pagano i contributi al Comune sulla spazzatura potevano aver la card, gli altri mettevano i rifiuti per terra. Altra chicca realizzata con le isole informatizzate:
chi non paga la Tari è legittimato a inzozzare la città!
Le beffe fanno ridere?
Sentite questa che riguarda la beffa della campagna per la disinfestazione per le blatte. Se andate nel sito del Comune troverete notizia di incontri e numerosi impegni e persino una ordinanza del Sindaco. Conclusione?
La campagna non è stata realizzata, così mi riferisce un fonte, sull’intero tronco idrico dei reflui, ma solo a chiamata dai singoli condomini. Ora la blatta che è un animale anch’esso intelligente fiuta il pericolo a destra e si volge a sinistra. E le blatte ridono.
E qui le responsabilità sarebbero equamente divise tra Comune, Asl e Kyma Ambiente.
Chiudiamo temporaneamente perché lo scrivente si riserva di affrontare nel dettaglio le criticità della gestione rifiuti a Taranto, con un po’ di storia, personaggi e sistema industriale a corredo.
Compreso le sanguisughe del danaro pubblico da sempre presenti nel settore, da imprese di recupero a finte progettazioni.
L’esperto di post consumo è tornato!