di Enzo Varricchio
In questi giorni a Torre a Mare, delizioso borgo marinaro dodici chilometri a sud di Bari, si festeggia San Nicola con un corteo storico in costume che rievocherà la traslazione da Myra a Bari delle sue reliquie nell’anno domini 1087.
A Torre a Mare la festa si celebra ad agosto perchè non non si sovrapponga a quella barese e perchè l’estate è la stagione in cui questa parte del capoluogo diventa protagonista grazie al mare e al turismo che richiama.
Però è noto il fondamento storico dell’usanza di ricordare la traslazione nell’antica “Torre Pelosa” (nome originario di Torre a Mare, poi mutato in quanto poco attrattivo).
Il culto del Santo, in questo paese sull’asse della via appia traiana che congiungeva Barium a Egnazia, risale appunto al 1087, anno in cui un’ottantina (non i tradizionali 62, che probabilmente erano i soli uomini liberi) di eroici baresi, alla guida di tre navi mercantili, compì la grande impresa di salvare le ossa del grande taumaturgo dalla furia dei turchi selgiudichi, che all’epoca scorrazzavano nella zona di Myra, città greco-bizantina che si trova nell’attuale Turchia sudoccidentale e della quale San Nicola era stato vescovo.
A quell’epoca, San Nicola, noto come Hagios Nikòlaos (santo campione del popolo), era già una delle figure più famose della Cristianità, quale patrono di bambini e giovani fanciulle, di marinai e perseguitati, oggi ancor più noto in tutto il mondo, anche quale portatore di doni natalizi nelle vesti di Santa Claus.
Forse ispirati in sogno dallo stesso Santo, certamente guidati dal multiforme ingegno dell’abate benedettino Elia, i baresi riuscirono a riportare la loro città al centro della storia, superando la crisi seguita alla perdita del ruolo di capitale del “tema di Longobardia” e, sotto il regno normanno, riuscirono a edificare la basilica di San Nicola di Bari, diventando meta di pellegrinaggi ininterrotti dal Medioevo ai nostri giorni.
Ebbene, questa storia bellissima di Bari ebbe inizio sul lungomare da san Giorgio a Torre a mare, che all’epoca erano solo dei piccoli villaggi, se non semplici avamposti di guardia costiera. Il mare dal quale San Nicola giunse come dono divino, che tuttora risplende quale faro di pace tra i popoli.
La sera dell’otto maggio 1087 le navi baresi, di ritorno dall’impresa di Myra con le reliquie di San Nicola nascoste in una botticella, attraccarono all’altezza del porticciolo di San Giorgio (a quattro miglia da Torre a Mare), dove le sante ossa furono sbarcate, devotamente baciate e temporaneamente riposte in una cassa di legno ricoperta di stoffe preziose, in attesa del loro approdo in pompa magna al porto di Bari l’indomani 9 maggio, giorno della festa della traslazione per i baresi, rievocato con le festività di maggio.
Da quell’otto maggio di quasi mille anni fa, il culto del santo protettore dell’infanzia, dei marinai e dei mercanti, si diffuse nelle case dei pescatori e nelle ville dei borghesi di questo tratto di costa, sicché a Torre a Mare dovette sorgere una prima cappella o una pieve dedicata a San Nicola, che nel 1893 fu riedificata, mentre l’attuale chiesa di San Nicola risale al 1932. Da tale luogo di culto originario, dovette generarsi la tradizione di rievocare le gesta della traslazione.
Sta di fatto che ogni anno, nella prima settimana di agosto, si celebra “San Nicola del mare a Torre a Mare”. Tale festa della traslazione, gemella a quella barese, si svolge nella magia di questo piccolo borgo di albe incantevoli e romantici tramonti, abitato da gente fiera di essere parte di una comunità ispirata ai valori di pace e solidarietà, accoglienza e fratellanza, valori tipici dei popoli del mar Mediterraneo, dei quali San Nicola è da sempre la figura simbolo per antonomasia.
Anche quest’anno, la sera del 5 agosto va in scena il corteo storico con la rievocazione degli eventi di quell’otto maggio di 936 anni fa. Il cronista Giovanni Arcidiacono racconterà in diretta lo svolgimento dei fatti, il drappello normanno scorterà le reliquie, i monaci benedettini ostenteranno i rotoli dell’Exultet, l’abate Elia riceverà le reliquie di San Nicola dalle mani dei prodi che fecero l’impresa, le bacerà e, con l’icona del Santo, tra ali di folla festante, le condurrà per le strade a benedire le case del paese e le vite della gente di mare.
Foto da pagina FB Parrocchia San Nicola Torre a Mare