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Basta per favore con i Negramaro.

Sul concerto dei Negramaro a Galatina lo scorso 12 agosto se ne sono dette davvero tante.

Con i Negramaro, che nel Salento per festeggiare i venti anni di carriera, avevano individuato per suonare e festeggiare uno spazio in quel di Galatina, dove è di stanza il 61° stormo dell’Aeronautica Militare, è purtroppo accaduto di tutto tant’è che se ne è parlato in tv, sui giornali, sui social etc etc.

Noi, volutamente, finora,  ce ne siamo astenuti perché un conto è ragionare nell’immediato, un conto è invece analizzare attentamente cause e concause e, quindi, trarne il proprio giudizio.

Certo, come è stato raccontato sui social e rilevato dalle migliaia di commenti, non è ammissibile che 5000 persone che hanno pagato il biglietto restino fuori dallo spazio concerto, come non è ammissibile che chi ha una prenotazione parcheggio auto, pagata online, debba restare in auto perché nel frattempo si sono formate code lungo tutte le strade che hanno l’accesso al luogo del concerto.

Indiscusso che di cose così ne accadono di tanto in tanto, ma quello che è accaduto in provincia di Lecce, a Galatina fa riflettere. Come assurde sono le storie raccontate sui social dai tanti malcapitati che giunti da ogni dove d’Italia si sono poi ritrovati con il biglietto in mano….senza nemmeno arrivare a cento metri dall’ingresso del luogo dello spettacolo.

E non sono mancati, prima, durante e dopo i comunicati del Sindaco di Galatina, della Polizia Municipale, ma anche le tante critiche rivolte alla stessa band che, di fatto, almeno questi ultimi non hanno colpe.

Chilometri di code che hanno impedito l’accesso all’area del concerto, navette promesse mai viste in circolazione, prenotazioni di parcheggi mai trovati oppure esauriti, insomma….il diluvio disorganizzativo sulla città di Galatina che, ora, cerca i colpevoli.

Già, ma chi sono i veri colpevoli? Possibile che nessuno immaginava la presenza di tanti spettatori per un evento unico nel suo genere? Eppure per l’occasione si era mossa anche la Regione Puglia che aveva annunciato che tutti i collegamenti dei trasporti pubblici con  la location sarebbero stati potenziati e che era stato messo a disposizione un grande parcheggio da prenotare online a pagamento.

Sembrava che tutto fosse stato studiato nel minimo dettaglio, come chi avrebbe dovuto lasciare l’auto al quartiere fieristico e prendere quelle famose navette, naturalmente pagando, e che probabilmente sono rimaste imbottigliate, anch’esse, nel traffico (in realtà nessuno le ha viste perché non c’erano).

A poco è servito anche lo spostamento di orario dello spettacolo per permettere comunque alla gente di arrivare nell’area concerto, come a poco sono valse le interminabili, accese e moltiplicate discussioni in ogni angolo che circonda l’aeroporto F. Cesari d Galatina.

Nonostante tutto, nonostante le scuse anche di Sangiorgi (che di fatto non c’entra nulla ma che ha capito la reale situazione), e nonostante la Friends & Partners e Magellano Concerti, organizzatori dell’evento, non abbiano fatto ancora comunicati, e nonostante l’Associazione Europea Consumatori Indipendenti A.E.C.I. abbia messo a disposizione dei moduli da scaricare, (al costo di 4.00 euro) per autodifesa, e nonostante i tanti che non hanno potuto assistere al concerto a cui è rimasto in bocca l’amaro e la beffa, purtroppo, si continuano a cercare i colpevoli.

Resta ancora di più nelle cronache e nei cittadini di Galatina che hanno ospitato alle proprie porte un evento di cosi vasta portata, l’amara esperienza che ha posto negativamente all’attenzione di una intera nazione, una città come quella di Galatina in provincia di Lecce ricca di storia, di tradizione, di grandi cose.

Chi pagherà per tutto questo? I commenti sui social sono davvero tanti.

E se a finire sotto la lente d’ingrandimento è stata la gestione della viabilità, scrive ad esempio un utente di fb, che ha costretto tantissima gente a far percorrere vie di campagna e a restare imbottigliati in file chilometriche per ore (12 km di fila) tanto da non riuscire a vedere il concerto, ci si chiede allora di chi è la colpa? Dei Vigili Urbani? Della Provincia di Lecce? Della Prefettura? Del Sindaco di Galatina?

Ai posteri l’ardua sentenza! Purtroppo però, Galatina si è giocata ora una grossa possibilità: quella di essere una seconda Melpignano, anzi Campovolo come ha detto lo stesso Giuliano Sangiorgi, perché quando intorno ad un grande evento tutto crolla, allora bisogna fermarsi a riflettere. Non basta la buona riuscita dello spettacolo con tanti ospiti di spessore, ed i primi a dover riflettere sono coloro deputati ai governi di città, della provincia e della regione. Intanto il sindaco di Galatina è pronto ad una class action contro chi ha gestito i parcheggi al concerto dei Negroamaro, almeno così è stato scritto su alcuni organi di stampa, e ben venga se questa è un’azione per recuperare la propria centralità perché, non basta scrivere su fb  “Lo rifaremmo mille altre volte….siamo l’amministrazione del fare, dell’entusiasmo e non quella del non fare per paura di sbagliare. …..Al di là del ruolo del Comune nella Commissione provinciale, ci sarà il tempo per analizzare, con tutte le autorità, quanto accaduto….”.

Intanto la gente è ancora oggi arrabbiata e riempie le pagine ed i propri profili social di accuse nei confronti di chi questo evento lo ha organizzato e voluto a Galatina e se ne è vantato. Staremo a vedere in un futuro prossimo a chi saranno addossate le colpe di un concerto come si dice fantastico, e dello sfacelo che c’è stato intorno lungo le strade che circondano quell’aeroporto militare “F. Cesari” che, ormai, si è capito, non può essere luogo per eventi di questa portata ma non per colpa dello spazio….. è la viabilità intorno che bisogna saper gestire.

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