La spinta a raggiungere l’autosufficienza interna delle industrie militari è in linea con il piano “Vision 2030” del principe Mohammed per diversificare l’economia dipendente dal petrolio. Il progetto mira a ridurre la dipendenza dell’Arabia Saudita dalle importazioni estere e contribuisca efficacemente all’economia nazionale. Già nel settembre 2022, il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman ha affermato che l’autosufficienza interna delle industrie militari era aumentata dal 2 al 15%, sperando che raggiungesse il 50%, attraverso i piani e gli sforzi sauditi per lo sviluppo del settore.
L’Arabia Saudita cerca di raggiungere l’autosufficienza nelle industrie militari
L’industria della difesa dell’Arabia Saudita è relativamente nuova e risale ai primi anni ’70. Tuttavia, il paese ha compiuto progressi significativi negli ultimi anni ed è ora considerato uno dei principali attori nel mercato globale. Nei primi anni, il settore della difesa del Regno si concentrava principalmente sull’assemblaggio e sulla riparazione di armi ed equipaggiamenti di fabbricazione straniera. Più recentemente, il paese ha perseguito l’autosufficienza nella produzione militare. Questo cambiamento è stato motivato da una serie di fattori, tra cui l’enorme ricchezza petrolifera del paese, la sua posizione strategica in Medio Oriente. Tuttavia, il piano riflette anche il desiderio di autonomia dell’Arabia Saudita: Riyadh è in guerra nel vicino Yemen, i suoi impianti petroliferi e altre infrastrutture sono esposti ad attacchi di droni e missili da parte dei ribelli sostenuti dall’Iran e alla vendita di armi da parte degli Stati Uniti, il suo principale fornitore.