Principale Attualità & Cronaca Taranto si stringe attorno a Nicola Cippone nella messa di San Pasquale

Taranto si stringe attorno a Nicola Cippone nella messa di San Pasquale

Quasi una carezza, un pensiero leggero per ricordare un amico della città, del Borgo, della città vecchia, quelle note dell’anima che accompagnano i sogni, questo avvertivo durante la messa per il trigesimo della perdita di Nicola Cippone ieri sera, nella bella chiesa di San Pasquale di Taranto.

Ad officiare la messa Don Marco, quel figlio di Nicola che diventò prete in età adulta, dopo la laurea in medicina. Ricordo ancora il suo disappunto su questo evento. Ieri Don Marco ha parlato della passione del padre, del suo amore per la vita, vissuta intensamente. A proposito di angeli che salgono e scendono accogliendo il Signore

In parte ne siamo testimoni per un pezzetto di vita che ci ha unito. Il tempo della vita mi riporta al suo essere accanito storico del medioevo nostrano. Ecco un salire e scendere

Una volta a Montemesola mi fece osservare il palazzo Marchesale con la sua facciata imponente che però ha le finestre dell’ultimo piano aperte al cielo. “gli spagnoli avevano il gusto dell’apparire più che dell’essere” così disse Nicola. Penso oggi ai social e mi viene da ridere.

Sempre a Montemesola Nicola ricordava le schermaglie tra le guardie del Marchese e i preti di Grottaglie per il predominio del territorio: “Riesci a immaginare i preti col fucile?” Nicola sorrideva in modo sornione nel rappresentare questa scena storica. Era il suo entusiasmo della scoperta, riusciva a calarsi nel tempo.

Ecco di quest’uomo senza tempo, che ci lascia tanto nei suoi libri. il suo patrimonio di foto e immagini di Taranto antica non dovrebbe essere disperso: un appello ai suoi familiari: facciamo vivere la cultura di Nicola Cippone per Taranto.

Ieri sera mentre lasciavo la chiesa, ascoltavo due uomini che commentavano “si diventa vecchi e vedi che succede”. Mi ricordo un commento di Nicola quando su Facebook commentò la sua foto di ultraottantenne: “siamo diventati vecchi” Al di là dell’ineluttabilità della fine ci piace pensare ad un passaggio.

Ma più laicamente possiamo dire che l’amore per la sua città di Nicola sarà sempre ricambiato nel ricordo e va oltre il suo tempo. Per sempre amico.

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