Principale Ambiente, Natura & Salute Emergenza idrica, tecnologie e progetti per la regione Puglia

Emergenza idrica, tecnologie e progetti per la regione Puglia

Si è svolto nella cornice di Agrilevante un incontro sulla gestione dell’acqua. Sinergie tra mondo della ricerca ed enti gestionali per l’ottimizzazione degli usi, la ristrutturazione della rete e il recupero delle acque reflue.

La carenza d’acqua in agricoltura e la gestione delle risorse idriche sono uno dei temi salienti di Agrilevante, la rassegna della meccanica agricola per il Mediterraneo apertasi ieri alla fiera di Bari. Ad esso è stato dedicato il convegno dal titolo “Emergenza acqua in agricoltura, come intervenire” promosso da Puglia Verde in collaborazione con FederUnacoma. Moderato dal giornalista e conduttore Sergio Rizzo, l’incontro ha visto la partecipazione dei rappresentanti ai massimi livelli di tutti gli enti competenti in tema di gestione dell’acqua. Il convengo si è aperto con il saluto del direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella, la quale ha ricordato come Agrilevante sia un laboratorio per l’agricoltura futura, perché affronta i temi salienti per il settore primario in una prospettiva sia tecnologica sia politica. “Questo convegno sull’acqua dimostra – ha detto Rapastella – come sia possibile affrontare il tema con esponenti del mondo della ricerca e insieme con rappresentanti degli enti che gestiscono strutture e politiche relative alle risorse idriche”. “Nel prossimo futuro tutti i Paesi dovranno affrontare i problemi della sicurezza alimentare e delle sostenibilità ambientale – ha detto il Direttore Aggiunto del CIHEAM di Bari Nicola Lamaddalena – in un comune scenario di incertezza climatica e di crescente insufficienza di acqua”. “Le innovazioni tecnologiche giocano un ruolo fondamentale per agevolare l’utilizzo razionale della risorsa idrica – ha aggiunto Lamaddalena – e insieme ad esse gli aspetti gestionali e istituzionali dei sistemi idrici, fra i quali la modifica degli ordinamenti colturali, le modalità di distribuzione irrigua in linea con le necessità degli agricoltori e l’utilizzo di sensori e sistemi avanzati”. Oltre a produrre un aumento nella frequenza degli eventi estremi, l’incremento della temperatura nella regione mediterranea sta alterando sensibilmente il regime delle precipitazioni. Infatti, mentre alcune aree del bacino vedono un incremento delle precipitazioni, altre – ha spiegato il primo ricercatore del CREA Domenico Ventrella, presentando i risultati del progetto dal titolo “Water 4 Afri Food” – registrano una considerevole riduzione che, associata alla crescente evapotraspirazione, aggrava il deficit idrico dei territori più vulnerabili. Le previsioni degli analisti per il medio e lungo temine prefigurano una ulteriore accentuazione del fenomeno. In questo scenario – ha sostenuto il Direttore Generale dell’Autorità Idrica Pugliese Cosimo Francesco Ingrosso – è fondamentale ottimizzare la gestione delle risorse idriche per l’agricoltura, razionalizzando i consumi attraverso il ricorso a sistemi “intelligenti”, recuperando e riutilizzando le acque reflue, riducendo al minimo la dispersione delle reti idriche, con particolare riguardo a quelle aree della regione, vedi il Salento, dove il problema della carenza d’acqua si avverte in modo più marcato. Su questi aspetti si è soffermato anche Antonio De Leo, direttore industriale dell’Acquedotto Pugliese, che ha descritto alcune best practice della struttura. La Puglia è una regione che non ha risorse idriche significative e che pertanto – ha ricordato De Leo – deve soddisfare il suo fabbisogno ricorrendo ad apporti extraregionali. Gli acquedotti pugliesi sono interconessi tra loro e tale caratteristica – ha spiegato De Leo – permette alla rete di variare le fonti di approvvigionamento, compensando così eventuali squilibri. Oltre ad investire sulla diversificazione, la Regione ha puntato anche sul consolidamento strutturale della rete, per ridurre al minimo le perdite, e sulla realizzazione di impianti di dissalazione, come quello in via di realizzazione a Taranto.

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