La prossima settimana, il 17 e 18 ottobre, la Cina organizzerà a Pechino il suo terzo forum sulle Nuove Vie della Seta, al quale è prevista la partecipazione di diversi leader stranieri, per discutere di questo vasto progetto infrastrutturale del gigante asiatico. Anche Vladimir Putin parteciperà al forum, che celebra i 10 anni della Belt and Road Initiative, (BRI), un ambizioso progetto cinese per espandere le rotte commerciali globali con altre nazioni ed estendere i collegamenti di trasporto e infrastrutture. Il presidente russo viaggerà fuori dai confini dell’ex Unione Sovietica per la prima volta in 20 mesi, per incontrare il cinese Xi Jinping il 17 ottobre. La visita, consoliderà una relazione in cui la Russia è diventata un utile partner. strumento in una più ampia strategia cinese per consolidare la propria influenza in Europa e nelle Americhe. I precedenti forum sulle Nuove Vie della Seta si sono tenuti nel 2017 e nel 2019. Più di 150 paesi aderiscono a questo progetto, criticato a livello internazionale per il pericoloso debito che impone ai paesi poveri, cosa che Pechino smentisce vigorosamente. L’Italia, l’unico paese sviluppato a partecipare al progetto, ha dichiarato il mese scorso che stava valutando la possibilità di ritirarsi dal progetto. Secondo un documento pubblicato martedì dal governo cinese, le Nuove Vie della Seta hanno generato circa 1.900 miliardi di euro di contratti in tutto il mondo.
Putin incontrerà Xi al Forum Belt and Road Initiative in Cina: perchè?
Dopo la visita di Xi Jinping al Cremlino lo scorso marzo e di fronte al crescente isolamento della Russia, Mosca e Pechino hanno sostenuto un rafforzamento della loro cooperazione economica e militare nel quadro di un’amicizia ufficialmente definita “illimitata”. Sebbene ora sia chiaramente un partner minore di Xi, l’atteso viaggio di Putin a Pechino segnala ancora che Russia e Cina condividono un’agenda comune quando si tratta di porre fine a un ordine internazionale dominato dall’occidente e di limitare l’influenza degli Stati Uniti e dell’Europa in quelle che entrambi considerano le loro zone privilegiate. La Russia continua a sottolineare l’allineamento con la Cina, anche perché ha poche altre opzioni, oltre agli stati paria internazionali come la Corea del Nord e l’Iran. Tuttavia la questione chiave è come Xi bilancerà il suo sostegno a Putin con la sua necessità di stabilizzare le relazioni con gli Stati Uniti e prevenire la “ riduzione del rischio ” europea su larga scala – limitando le esportazioni di tecnologia verso la Cina, controllando gli investimenti dalla Cina e diminuendo la dipendenza dalla Cina. Inoltre, la Cina ha e persegue altre opzioni nelle sue relazioni estere. Esiste ancora la possibilità di un incontro tra il presidente americano Joe Biden e Xi al vertice Apec di San Francisco a novembre. E il capo della politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha visitato Pechino, forse per preparare un vertice UE-Cina entro la fine dell’anno.