Principale Estero UE. Energia eolica e solare: l’Italia chiede la proroga del regolamento di...

UE. Energia eolica e solare: l’Italia chiede la proroga del regolamento di emergenza

Il 24 ottobre la Commissione europea presenterà il suo piano d’azione sull’energia eolica, come annunciato dalla presidente Ursula von der Leyen durante il suo Discorso sullo stato dell’Unione pronunciato a Strasburgo di fronte all’Eurocamera.  Questo documento, si basa su sei pilastri: – un’implementazione più rapida attraverso una maggiore prevedibilità e una concessione delle licenze più rapida; migliore progettazione delle aste; accesso ai finanziamenti; ambiente internazionale competitivo ed equo; competenze e impegno dell’industria e degli Stati membri. Il progetto di misure, che la Commissione europea prevede di pubblicare, vedrebbe l’UE e il suo braccio finanziario, la Banca europea per gli investimenti, lanciare quest’anno uno schema per contro-garantire le esposizioni creditizie delle banche verso i fornitori dell’industria eolica.

UE. Energia eolica: l’Italia chiede la proroga del regolamento di emergenza

La Commissione non prevede nuove iniziative legislative, né intende annunciare nuovi finanziamenti. L’idea è quella di migliorare l’accesso dei produttori ai finanziamenti, in un momento in cui vengono sollecitati ad espandere massicciamente la capacità per aiutare l’Europa a raggiungere l’obiettivo di ottenere il 42,5% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, quasi il doppio della quota odierna. Bruxelles individua nella lentezza e la complessità dell’iter di autorizzazione una delle principali cause di sottoutilizzo delle rinnovabili nel panorama europeo. Secondo le stime dell’industria riportate nel piano, circa 80 GigaWatt di capacità eolica sono in fase di autorizzazione in tutta l’Unione europea, ovvero cinque volte di più rispetto alla diffusione totale dell’energia eolica lo scorso anno. Gran parte di questa capacità “è in fase di autorizzazione da anni a causa di procedure di autorizzazione lente e inefficienti”. Inoltre, la Commissione europea sta valutando quali misure di emergenza – che durante la crisi energetica, hanno consentito di accelerare le autorizzazioni agli impianti rinnovabili e dar vita a una industria europea per la produzione di energia pulita – prorogare oltre la scadenza; tra cui anche il divisivo tetto al prezzo del gas. Tra gli undici Paesi dell’Ue (insieme a Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Portogallo) c’è anche l’Italia, che nel fine settimana hanno trasmesso a Bruxelles un documento per la promozione e lo sviluppo delle energie rinnovabili in Europa, chiedendo alla Commissione di continuare a “lavorare su come accelerare le procedure di autorizzazione, compreso un ulteriore esame e l’eliminazione di barriere e ostacoli nella legislazione europea pertinente”.

 

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.