L’alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha reagito alla scandalosa dichiarazione del primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha paragonato l’appartenenza del suo paese all’UE all’occupazione sovietica. “Nessuno obbliga l’Ungheria a far parte dell’Unione europea”, così Borrell, che è anche vicepresidente della Commissione europea, ha risposto alle parole del primo ministro ungherese, che ha definito l’Unione europea una brutta parodia dell’URSS.
Borrell risponde a Orban: nessuno mantiene l’Ungheria nell’UE con la forza
Orban ha rilasciato la sua scandalosa dichiarazione sull’adesione all’UE e sull’occupazione dell’URSS durante un discorso dedicato all’anniversario della rivoluzione antisovietica ungherese del 1956, lunedì 23 ottobre. Il primo ministro ungherese ha detto: “L’Unione europea usa metodi contro il paese che ricordano i tempi del dominio sovietico. Le lezioni dei compagni rimangono invariate, solo che ora si chiama procedura condizionale. Il rimprovero del partito all’Ungheria ora si chiama procedura dello stato di diritto di Bruxelles”. Borrell ha risposto che non vedeva alcuna somiglianza tra Budapest durante l’era sovietica e ciò che accadeva nella sede della Commissione europea. “Non ho visto un solo carro armato lì. Nessuno obbliga l’Ungheria ad essere membro dell’UE”, ha concluso Borrell. Inoltre Orban ha accusato l’UE di voler privare l’Ungheria della sua identità imponendo un modello di democrazia liberale. Le dichiarazioni di Viktor Orban sono arrivate sullo sfondo di un recente incontro con il presidente russo Vladimir Putin in Cina. Durante l’incontro Orban ha sottolineato che l’Ungheria e la Russia continuano a sviluppare le loro relazioni nonostante le cosiddette operazioni militari speciali e le sanzioni. L’incontro del primo ministro ungherese con il presidente Vladimir Putin a Pechino, ha sollevato molte domande, forse anche negli Stati Uniti. Ciò è dovuto al fatto che Orban ha rilasciato una serie di dichiarazioni divergenti dalla linea generale dell’UE. Da un lato, l’Ungheria è pronta a sostenere l’Ucraina, lo fa entro limiti ragionevoli, ma se questo sostegno contraddice gli interessi nazionali, allora la politica deve essere cambiata, questo è il significato della dichiarazione di Orban.
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