“La Quinta Stanza” è il titolo del nuovo romanzo di Mirco Turco, psicologo e criminologo leccese.
Dopo il successo de “L’Ottimismo del Diavolo” edito da Primiceri Editore, esce un nuovo capitolo: è questo un nuovo appuntamento con il thriller, la psicologia, il mistero, ma non solo.
“Il Dottor Daimon, psicologo e investigatore, si trova immerso nel suo lavoro in un manicomio criminale, il Castello. Dopo un incidente che lo ha sconvolto, affronterà prontamente nuovi stravaganti pazienti, insolite storie e intricate
dinamiche, immerso in incontri che lo porteranno oltre i suoi limiti, interrogandosi sulle proprie capacità e sugli abissi dell’animo umano. In un ambiente sospeso, quasi onirico e a tratti surreale, che cambia forma convulsivamente e diventa sempre più estremo, camaleontico, intenso, Daimon farà i conti non soltanto con l’essenza della struttura manicomiale,
ma anche con i propri demoni interiori, in una ricerca ossessiva e un alternarsi drammatico tra razionalità e follia, logica e paradosso. Riuscirà a rimanere l’impavido e acuto specialista di sempre? Un romanzo avvincente, in bilico tra piani diversi di realtà che si intrecciano, confondendo, stordendo, ipnotizzando.
Il lettore si troverà progressivamente coinvolto in questo viaggio dissociato e affascinante, tra personaggi, dialoghi, storie e riflessioni, tra scienza e apparente no sense, convinzioni e parvenze magiche o parapsicologiche, in cui ogni previsione, pensiero, prospettiva sarà continuamente smentita,
creando un turbine di intenso stupore e sensata inquietudine.
In foto: Mirco Turco, scrittore
L’ottimismo del Diavolo (2019)
Il dottor Daimon è un profondo conoscitore dell’animo umano. Oltre a vivere e lavorare tra colloqui psicologici, terapie e dialoghi profondamente coinvolgenti è anche un abile investigatore, esperto di simbolismo e scrutatore dei lati più oscuri dell’individuo.
Si troverà, suo malgrado, coinvolto direttamente in un intreccio articolato di crimini. In un’escalation asfissiante, saranno coinvolti i suoi ignari pazienti che, inconsapevolmente, avranno un perturbante e comune destino.
Tutto ricondurrà a lui, tanto da insospettire aspramente anche l’ispettore Bengorrò, principale responsabile delle indagini, ma anche suo amico.
La realtà supererà però ogni aspettativa fantasiosa.
Presenze, a tratti inquietanti, ma pur familiari, si alterneranno quasi magicamente.
Dinamiche umane paradossali, luoghi e ambienti sovversivi, scorreranno celermente in un dedalo sorprendente.
A salvare tutto e tutti, alla fine, non sarà però l’oculato dottore né il nevrotico ispettore.
Il dottor Daimon si risveglierà presto dall’ incubo. Ma non è solo un modo di dire.
Coinvolto in un terribile incidente, progressivamente e con traumatico shock, scoprirà di essere stato in coma per sei lunghi mesi. Un periodo in cui, la sua mente, ha continuato a
lavorare, accanto al lato oscuro della sua anima, tessendo questo groviglio infernale. Un avvicendarsi di sviluppi, luoghi e personaggi che sembrano avere quasi valore
terapeutico. Scenari pregni di suggerimenti, consigli, riflessioni. Misfatti che, in realtà, si concretizzano solo nella mente dello psicologo, l’apparente protagonista di tutto.
Perché, accanto a lui, aleggerà, con sinistra costanza, un altro animo, un’oscura e ingombrante presenza: il Diavolo. Non inteso in senso squisitamente classico o banale, ma come la
parte più oscura dell’animo umano, protagonista sovversivo presente in tutti. Per giungere a tale scoperta, il dottor Daimon intraprenderà un vero cammino, ai limiti della spiritualità, inaspettato e articolato, diventando alla fine, più consapevole e saggio e raggiungendo un livello più elevato di realizzazione.
