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La Stella di David invade i muri della Città di Parigi

di Francesco Grò

Coloro che questi giorni decidessero di passeggiare per le vie di Parigi, noterebbero un qualcosa di strano, a tratti disturbante. Quasi come camminare in un tempo passato.

La Stella di David invade i muri della Città.

Sono già una sessantina gli arrondissement colpiti.  Si rievocano i periodi oscuri della storia europea.

“Un atto ignobile” la posizione unanime della politica francese, rappresentata con maggior vigore dalla Sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, 64 anni, e la Prima Ministra, Elisabeth Borne, 62 anni.

Un avvenimento che si inserisce in un quadro più ampio: in Francia dal 7 ottobre, giorno dello scoppio delle ostilità tra Israele e Hamas, sono stati registrati 857 atti di antisemitismo, più del doppio rispetto all’anno scorso. A comunicarlo è il Ministro dell’Interno, Gérard Darmanin, 41 anni.

“Queste azioni – commenta la sindaca del 14/o arrondissement Montparnasse, Carine Petit – riportano agli anni trenta e alla Seconda Guerra Mondiale, che portarono allo sterminio milioni di ebrei”.

Le stelle sono state rinvenute nel corso di questi giorni su diversi edifici e negozi legati a cittadini ebraici. Tra i quartieri più colpiti quelli di Saint-Ouen, Saint-Denis, Aubervillers e Monparnasse. Quest’ultimo, ferito al suo celebre cimitero, ha aperto un’inchiesta per danneggiamento di beni privati aggravato dalle discriminazioni di religione, razza e etnia.

“Ho pianto – le parole di una donna all’emittente televisiva Bfm – perché sto rivivendo l’odio che abbiamo subito quand’ero bambina”.

La nevrosi generale provocata dal conflitto in corso sta aumentando le tensioni in tutto il mondo, così come nella Capitale francese. I colpi di testa e le azioni mirate si fanno sempre più frequenti.

Nella mattina del 31 ottobre, poco dopo le sette, una donna, coperta dal velo e vestita di nero, ha minacciato di farsi esplodere in una metropolitana RER C al grido di “morirete tutti” e “Allah Akbar”. Allah è grande. Ma ad essere grande è anche l’esasperazione.

Diversi passeggeri sono fuggiti ed hanno lanciato l’allarme. In poco tempo la polizia ha evacuato la stazione Bibliothéque Francois-Mitterand intimando poi alla donna, francese 38 anni e già schedata, di sedersi per terra e di mostrare le mani. Lei si è rifiutata avvicinandosi ad uno degli agenti e minacciando di farsi esplodere. Le hanno sparato ferendola all’addome. Ora è ricoverata in prognosi riservata.

Era priva di qualsiasi ordigno esplosivo.

Nell’intera Parigi aumentano le tensioni nei luoghi affollati e le segnalazioni di possibili attentati si moltiplicano in tutta Europa.

La miccia dell’odio, tanto contro gli ebrei che contro i musulmani, nell’ultimo periodo si alimenta senza sosta. Proprio per questa ragione, a Parigi non saremmo voluti tornar a riveder le stelle.

Francesco Grò

foto Ansa

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