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Virtual tour – L’intelligenza artificiale al servizio di attività produttive e reti museali

L’intelligenza artificiale  in costante aggiornamento sorprende sempre di più il mondo cibernetico con applicazioni fantascientifiche. Dove l’occhio umano non riesce ad entrare per impedimenti di varia natura, ci pensa quello artificiale. 

 Con un semplice click oggi è possibile entrare in un ambiente, in un’azienda, in una galleria d’arte,  in un museo e farsi un giro, soffermandosi a leggere, scrutare, analizzare un prodotto, un testo. Tutto ciò che il visitatore virtuale desidera, è  a portata di mano;  pardon, di occhio, per valutare il proprio interesse all’acquisto  di un bene.

Dott. Giacomo Lenoci, Amministratore

Ma non è tutto. Con questa applicazione si entra anche nei musei, nei siti archeologici e il viaggio diventa ancora più affascinante, da qui il “Virtual tour”.

La gente oggi è affamata di cultura. Questa innovazione tecnologica risponde perfettamente alle esigenze del “terzo millennio”.

Questo sofisticato sistema di intelligenza artificiale accorcia le distanze e rende  l’approccio  ad un prodotto, ad una azienda, ad una rete museale, alla visita di un castello, di un palazzo nonché ai servizi comunali ed istituzionali semplicemente digitando una parola chiave, oppure attraverso il motore di ricerca Google.

La società “ Real Virt”, tutta murgiana, di Acquaviva delle Fonti (Bari) è una giovane start-up    fondata da 5 soci, tutti con solidi e robusti background professionali.

Per semplificazioni logistiche l’intervista ci è stata rilasciata da due dei cinque soci fondatori: Giacomo Lenoci, informatico, Amministratore;  e Francesco Ventura, Responsabile commerciale.

La “ Real Virt”  – dichiara G. Lenoci –   si pone l’obiettivo  di agevolare la conoscenza  delle realtà socio-economiche, culturali  e produttive del territorio.

 Il  progetto nasce circa due anni fa. Frattanto abbiamo  realizzato diversi progetti già operativi. Nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, il nostro focus  è  quello di mostrare la verticalizzazione dei servizi con suffissi digitali e far navigare l’utente in maniera semplice e divertente.  Per fare un esempio pratico, come referenze nella pubblica amministrazione abbiamo già realizzato dei progetti virtuali  presso una ventina di  Comuni italiani. Tenuto conto la data di partenza della nostra start-up, possiamo considerarci soddisfatti finora. Vuol dire che siamo sulla  strada buona.

 Il “virtual digital  system”, molto innovativo e fascinoso per le immagini che vengono sviluppate dal loro pacchetto, si presta molto bene alle sempre più crescenti esigenze del mercato, in continua evoluzione.

Nell’ambito del patrimonio storico-culturale-antropologico e paleontologico di Altamura, la proposta si è  dimostrata molto appetibile. Infatti, ci stanno lavorando ed hanno  anche acquisito il patrocinio dall’amministrazione comunale a guida Petronella. Senza dimenticare che la Regione Puglia è stata la prima a credere nel loro progetto, tanto da concedere anch’essa il patrocinio.

Il territorio della Capitale della Murgia – continua G. Lenoci – così ricco dal punto di vista economico con la presenza di centinaia di aziende manifatturiere in numerosi settori produttivi ed imprenditoriali (salottifici, molini, metalmeccanica, forni, agroalimentare in genere; imprese edili) per la società “Real Virt” è un banco di prova molto stimolante. Le esigenze delle singole aziende ci metterà nelle condizioni di realizzare pacchetti personalizzati.

 Inoltre il patrimonio storico artistico-culturale di Altamura si intreccia con la parte produttiva e commerciale, a cui  si vuole dare un valore aggiunto per le peculiarità del territorio.

Nel nostro progetto – aggiunge Francesco Ventura – intendiamo valorizzare tutte le filiere; oltre ai prodotti da forno, dove primeggia il Pane con la sua certificazione D.O.P., va aggiunto  l’agroalimentare. Col nostro sistema praticamente  entriamo fisicamente nelle aziende; creiamo una visita virtuale “zoomando”  la struttura, i prodotti,  e i servizi proposti.

In tal modo l’utente, attraverso i visori tridimensionali, o anche un cellullare, un computer, un tablet,  si può  muovere esplorando l’azienda presa in esame. Insomma, è come se l’utente entrasse fisicamente  in un’azienda e analizzasse i  processi di lavorazione fino a  giungere al prodotto finale. Questo tipo di approccio fa aumentare la fiducia verso l’azienda del 40%, dato oggettivo  confortato dal Politecnico di Milano; aumenta la fiducia del consumatore e nel contempo supporta l’azione di penetrazione dei mercati.

Un potenziale visitatore – conclude G. Lenoci –  può diventare un potenziale cliente.

 

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