Principale Estero L’ospedale truccato da comando di Hamas

L’ospedale truccato da comando di Hamas

Israele sta giocando sporco e cerca di trarre profitto politico dalla sua “scoperta” del centro di comando di Hamas nelle viscere del complesso medico di Al Shifa. Come sappiamo però si tratta  di una bufala perché il bunker era stato costruito proprio dagli isreliani nell’ 83 ed era dunque l’unica struttura sotterranea ben conosciuta dagli israeliani: Hamas di certo non avrebbe scelto questa struttura come propria base di comando. E infatti invece di scoprire un deposito di armi, documenti e prove indiscutibili sull’uso che Hamas  stava dirigendo a guerra dal seminterrato dell’ospedale di Al Shifa, l’esercito israeliano ha messo in piedi una commedia introducendo maldestramente presunte prove e cercando di spacciarle come dimostrazione irrefutabile  che le sue affermazioni fossero valide. Probabilmente pensavano di trovare davvero qualcosa che giustificasse l’assalto all’ospedale, cosa che è un bel colpo di idiozia.

Per cui i soldati dell’esercito cosa hanno fatto?  Si sono presentati  con scatole etichettate come “Forniture mediche” in lingua inglese e non in ebraico come invece accade quasi sempre in Israele che alla sua lingua ci tiene. Ma questo si spiega facilmente:  la farsa era uno spettacolo  per il pubblico occidentale e dunque non poteva certo essere usata una lingua che pochi conoscono. Ecco qui sotto un’immagine degli scatoloni sospetti portati dall’esercito accanto alla struttura dell’ospedale (per ingrandire la foto basta un doppio clic).

Ora  basta osservare attentamente le due immagini qui sotto. La prima a sinistra mostra una scatola   di “Forniture mediche” portata a spalle da un soldato  che sta accumulando  le “prove” per dimostrare che si trattava di un comando  di Hamas. Ma non esiste una buona spiegazione per portare queste forniture nel presunto bunker di Hamas quando i pazienti che ne hanno bisogno si trovano ai piani superiori. E poi a destra ci sarebbero le “attrezzature” del comando poste sempre nelle scatole di forniture medicali portate dai soldati

Infine nell’ultima foto qui sotto c’è il terribile arsenale di Hamas, messo in bell’ordine svizzero , con qualche caricatore per  kalashnikov e persino un paio di manette che per fortuna non sono ricoperte di pelliccetta rosa.   Ci si domanda quale sia il livello di chi ha approntato questa messa in scena così sciatta che nemmeno ci si è preoccupati di nascondere le scatole che sono servite a portare le “prove”. Del resto ai narcotizzati dall’occidente basta ben poco che convincersi delle palle che vengono raccontate: perché faticare di più per giustificare l’intollerabile verso chi tollera agevolmente la propria sottomissione?

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