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Bagno di folla per Tiziana Grassi e il suo calendario sociale, Taranto is magic

La biblioteca Acclavio è stracolma, mai vista tanta gente, in quella struttura circolare della Bestat, una volta vetrina di mobili ed ora agorà della cultura

L’ultima opera di Tiziana Grassi sapientemente orchestrata da grafici e il supporter dell’editore Posa è il racconto di 700 volti della città operosa, quella che vuole semplicemente andare avanti, oltre la cortina grigia che l’aveva resa Banlieue della Puglia, asservita all’homo faber dell’industria operosa, dell’acciaio di Stato, poi di famiglia ed ora problema europeo.

Taranto merita di essere felice? Ne è certo Giovanni Battafarano, che fu il sindaco che ‘viaggiò tra le persone’, come titola un suo libro.

Carla Sannicola nel suo intervento

Battafarano cita Gaetano Filangeri, un filosofo napoletano che suggerì il tema della felicità degli uomini a Benjamin Franklin che lo inserì nella costituzione americana.

Tema che gli illuministi usarono per cambiare lo sguardo della nobiltà europea.

Taranto è felice?

Lo potrebbe dire Valerio Cecinato del Reparto di Pediatria Onco-ematologico dell’Ospedale SS. Annunziata dedicato a Nadia Toffa, visto che otto bambini su dieci ce la fanno. Ma sono quei due che ci rendono tristi.

Carla Sannicola, ricercatrice sociale sprona, con un intervento pieno di pathos ad andare oltre l’economicismo, fare rete tra tornanti e restanti, superare il mutamento dell’etica sociale.

Anna Vozza la poetessa della lingua parlata

Un calendario non è solo una raccolta di immagini, è lo sguardo felice di chi opera per gli altri, quei seminatori di felicità di cui Tiziana Grassi parla nei suoi libri.

Come sottolinea Giovanni Battafarano “Dobbiamo essere grati a questi seminatori di felicità. Sono essi i protagonisti del cambiamento. Tante belle storie conosciamo, tante altre attuate e raccontate.

E Giovanni rincara la dose parlando del Parco letterario del Galeso, restituirlo alla fruizione dei tarantini ed attrarre un flusso di turisti e di studenti da ogni parte d’Italia;

Riqualificare il Muraglione dell’Arsenale coinvolgendo artisti locali, nazionali e internazionali per raccontare la storia di Taranto, secondo un’intuizione di Piero Massafra;

Dare vita alla Cintura verde intorno alla città, in alternativa al grigiore dei fumi industriali: sarebbero altrettanti “pezzetti” di felicità per la nostra città, costruiti con un generoso e intelligente gioco di squadra.

Ma alla fine, è proprio lei, Tiziana Grassi il centro dell’evento, per aver avuto questa brillante idea di creare un report multimediale, per far ascoltare la città attraverso i barcode, metterla in vetrina, superare il grigiore dei fumi, spalancare orizzonti nuovi, promuovere una nuova narrazione.

Una Taranto svelata, attraverso l’impegno di una giornalista che ha sempre operato con il senso del servizio pubblico, come sottolinea Salvatore Catapano, Giornalista RAI.

Una bella serata, un’ora di cultura abbellita dalla lingua parlata della poetessa Anna Vozza che ha deliziato con le sue poesie recitate in puro vernacolo.

Si può concludere con la citazione di Italo Calvino, sapientemente riportata da Carla Sannicola, nel centenario della nascita, quel paroliere che nella ‘città invisibile’ parla di Raissa, una città infelice che contiene una città felice che nemmeno sa di esistere.

Ecco il perché di un calendario, quella città felice ora ci mette la faccia!

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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