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L’UE pronta ad approvare proposta di usare i beni russi congelati per l’Ucraina

L’esecutivo dell’Unione Europea dovrebbe approvare  una proposta legislativa sull’utilizzo dei proventi dei beni russi congelati dalle sanzioni occidentali per la ricostruzione dell’Ucraina. Il collegio dei commissari si riunirà domani 12 dicembre, a Strasburgo – dove è in corso la plenaria dei 27 leader del Parlamento europeo – in quella che sarà anche l’ultima riunione del collegio prima della fine dell’anno. Pertanto, per attuarlo sarebbe necessario il sostegno unanime dei 27 ma con Germania e Francia che esprimono riserve, nessun accordo rapido è in vista.

UE pronta ad approvare proposta di usare i beni russi congelati per l’Ucraina

La Commissione Europea prevede provvisoriamente di presentare la sua proposta per imporre un’imposta sugli extra profitti generati dai beni congelati. La posta in gioco dunque, è alta, con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che stima il valore di questi asset nell’incredibile cifra di 211 miliardi di euro. Nel progetto di proposta inoltre, sono in gioco miliardi di aiuti militari e di bilancio, tanto necessari per Kiev, oltre all’avanzamento della candidatura dell’Ucraina all’adesione UE. Al crocevia tra geopolitica, finanza e complessità legali, il piano si ritrova tuttavia, intrappolato in una rete di controversie e contese. I beni, congelati in Euroclear, società belga, e Clearstream, abbracciano più giurisdizioni, complicando ulteriormente le cose. In aggiunta alla complessità, questi asset comprendono una varietà di prodotti, comprese obbligazioni di paesi europei ed extraeuropei, rendendo sempre più difficile determinare come potrebbero essere utilizzati a vantaggio dell’Ucraina.

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