E’ una conferenza partecipata UDC, sono venuti da tutta la provincia, il versante orientale, come sottolinea l’on Gianfranco Chiarelli, quella parte del territorio che negli ultimi tempi non brillava
Sono sette i consiglieri dei vari comuni – non sono stati comunicati i nomi negli interventi, e pur essendo per loro un cambio casacca, quello che conta è altro, è quello che emerge dall’intervento del dott. Carlo Laurora, vice coordinatore regionale dell’UDC: “sono circa tra sei e settecento gli amministratori a vario titolo in Puglia sotto la bandiera di Puglia Popolare. Un cartello elettorale che sta entrando progressivamente e interamente nella Udc.”
il coordinatore provinciale del partito Michele Andrisano, commissario provinciale, nel riassumere il senso politico di questa adesione al progetto politico di un centro che guarda a destra, nel prendere atto di queste adesioni fa un riferimento specifico al Comune di Taranto :”che vede le forze poiltiche vincenti, nelle scorse elezioni, che sono insieme governo e opposizione”.
Manca uno sguardo di insieme ai problemi ambientali, “in una città dove il mare è importante cosa ci faranno 200 pale eoliche?” Poi c’è un riferimento al Melucci presidente della provincia che sulle questioni legate alle “discariche di rifiuti, presenti nel versante orientale della provincia tarda a fare i rilievi istituzionali e li propone a tempo scaduto” , “una farsa” ribadisce Toni Cannone ex consigliere comunale.
Gaetano Brattoli, coordinatore regionale Udc, dice che “in un incontro romano con l’onorevole Lorenzo Cesa, sul rilancio del partito al sud, consapevole delle difficoltà si “mostrava scettico, per poi ricredersi nella realtà”. Brindisi, Lecce e Bari sono realtà provinciali che andranno al voto nel 2024, 58 su 257 sono comuni pugliesi.
Uno sprono al partito viene dall’on Gianfranco Chiarelli, vice segretario nazionale dell’UDC, intanto guardando la città di Taranto, “avverte un silenzio assordante dell’opposizione rispetto a quello che sta avvenendo al Comune”.
Un chiaro riferiferimento a tutti comunicati della base del Pd e di pezzi della maggioranza in frantumi.
Ma l’onorevole dell’UDC va oltre, dice persino che Melucci ha fatto bene a non cedere al commissariamento, “la città con i problemi dei Giochi del Mediterrano del 2026 e della crisi dell’Ilva non può permettersi l’assenza di una interlucuzione politica”.
Ma c’è un avvertimento per tutti, alleati e forze avverse di questo lavoro “in sordina di una crescita organizzativa che punta al risultato a doppia cifra nelle prossime elezioni europee e amministrative”
Un chiaro messaggio a Emiliano e Melucci, loro stanno arrivando.
