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Addio a Giuseppe Loizzo, imprenditore nell’arte molitoria

Addio allimprenditore Giuseppe Loizzo - Il mondo dell'arte bianca piange un suo pioniere REDAZIONE ALTAMURA - ALTA MURGIA

Giuseppe Loizzo

Altamura dice addio ad uno sei suoi figli più lungimiranti: Giuseppe Loizzo, imprenditore nel settore molitorio, figura carismatica  che si è fatta apprezzare e stimare nel suo mondo.

Nato nel 1945 (coetaneo dello scrivente, insieme alla visita di leva), ha avuto una lunga carriera dimostrando sin dalla giovanissima età  grandi capacità imprenditoriali e manageriali.

Quando si parla di doti imprenditoriali significa interfacciarsi in un mondo eterogeno, dove la traiettoria  tracciata è piena di insidie. E’ in questo contesto che l’imprenditore deve dimostrare carattere, determinazione, fiuto, sensazioni a pelle.

La parabola di Giuseppe Loizzo  racchiude questa sintesi. Fondatore dell’omonimo Molino, situato nella zona industriale in Via Gravina, nel tempo ha esteso gli interessi dell’azienda ad altre attività collaterali grazie alla collaborazione dei  figli: Ivano, Vincenzo, Lorenzo, Oronzo, Leo e Filomena, i quali gli sono stati sempre al fianco.

Ad ognuno di loro ha assegnato  incarichi prestigiosi stimolandoli a portare avanti l’attività di famiglia con maggiore intensità.

Collante di tutto ciò, la gentilissima consorte Pasqua Fiore. E’ qui  la chiave di lettura del successo di Giuseppe Loizzo; quando la famiglia è fortemente coesa, non ci sono problemi ad affrontare le avversità della vita.

Il 28 Gennaio 2018, su iniziativa della Confcommercio di Altamura, presso la Sala Consiliare del Comune, gli fu consegnato l’attestato   di “Maestro del Commercio”.

Nel 2015 lo scrivente gli dedicò un ampio profilo aziendale  nel volume “Altamura e il suo Pane D.O.P.”.

I figli, per onorare la sua memoria, hanno voluto che le esequie fossero celebrate nel salone di rappresentanza del molino nella zona industriale.

Fervente devoto della Madonna del Buoncammino, l’Associazione in segno di vicinanza   ha fatto recapitare la bandiera  del sodalizio.

Due elementi che hanno contraddistinto la sua vita terrena sono stati la devozione alla Vergine del Buoncammino e il grano, la materia prima per alimentare gli impianti di molitura.

   

 

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