Non è più pensabile lasciare che gli eventi si succedano con la speranza, poi disattesa, che il “meglio” occupi il posto del “peggio”. Se ci fossero state altre vie per assumere una differente strategia le avremmo, da subito, evidenziate.
Di fatto, proprio non ce ne sono. Di conseguenza, intendiamo renderci disponibili per un dialogo con chi intende esserci per proporre e partecipare. Nel passato, avevamo ritenuto che lo scambio d’opinioni si potesse impostare senza particolari prese di posizione. Ora ci siamo resi conto che non è possibile. E’ inutile, se non dannoso, fare dei raffronti col passato. Per adeguarci alla necessità che sono venute a maturare, siamo per un confronto diretto con chi crede di poter essere utile al Paese. Proponiamo, quindi, proprio dalle colonne di questo giornale internazionale, una forma di confronto utile per capire da quale “parte” sono concentrate, ora, le forze migliori per accreditare ogni possibile conciliazione tra i politici di ieri e di oggi. Il 2024 potrebbe essere l’anno dell’”incontro”.
Non staremo, però, a programmare interventi che si prestino al contraddittorio. Questo giornale, proprio per com’è stato concepito, è aperto a tutti nella misura in cui sia possibile imbastire un confronto d’ampio orizzonte. Riteniamo che, prima di modificare le nostre strategie, sia indispensabile dimostrare d’averne altre percorribili. Con questa premessa, ci proponiamo anche per una politica dell’ascolto. Senza interferenze aprioristiche o, in ogni caso, preventivate.
Proprio nel concetto di chiarezza, siamo pronti a un confronto realista sul futuro della Penisola anche a livello Comunitario. L’invito è esteso a tutti. Certe strategie della politica potrebbero avere aspetti condivisibili. Adesso non resta che dimostrarlo. Nell’interesse del Paese.
Giorgio Brignola
