Al colloquio, conclusosi con uno scambio di doni, è seguito un incontro in sala giunta con la comunità armena barese, organizzato dal presidente Giuseppe Cascella, e da Dario Rupen Timurian, imprenditore ed esponente della comunità.
Presenti all’incontro, tra gli altri, il decano della comunità Rupen Timurian e Siranush Quaranta, assieme a Pietro Curzio, già primo presidente della Corte di Cassazione.
L’ambasciatrice Hambardzumyan ha sottolineato la forza del legame tra l’Armenia e la Città di Bari, citando il villaggio di “Nor Arax” nei pressi di Bari (che cento anni fa accolse molti profughi armeni in fuga dal genocidio perpetrato dall’Impero ottomano), la vita e l’opera del grande poeta armeno barese Hrand Nazariantz e la presenza, sul lungomare Imperatore Augusto, della stele “khachkar” (croce di pietra) realizzata dall’architetto armeno Ashot Grigoryan e donata dalla comunità armena alla città per suggellare lo storico legame tra i due popoli.
In dono, due targhe per il Comune di Bari dalla comunità armena barese: una dedicata al sindaco Antonio Decaro, che sottolinea il suo impegno “per azioni di pace e di dialogo fra i popoli che hanno abitato da sempre il territorio cittadino”, mentre l’altra è stata consegnata a Giuseppe Cascella “per la sua sensibilità mostrata verso il popolo armeno nel corso della presidenza della commissione consiliare Cultura”.
Al termine dell’incontro, l’ambasciatrice ha poi conferito a Carlo Coppola, segretario dell’associazione Armeni Apulia e presidente del Centro studi “Hrand Nazariantz”, una “Medaglia di gratitudine” assegnata dal presidente della Repubblica d’Armenia Vahagn Khachaturyan.