A breve il potenziamento della rete emergenza urgenza negli ospedali della Puglia, previsto dall’azione 8.5 dell’Asse VIII.
L’asse VIII “Welfare e salute” è uno degli undici Assi prioritari nei quali si sviluppa la Programmazione Regionale 2021-2027 in Puglia, finanziata dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo Sociale Europeo plus (FSE+).
In tale asse l’azione 8.5 si riferisce al “Rafforzamento della rete territoriale dei servizi sanitari, della rete dell’emergenza urgenza e riduzione delle diseguaglianze nell’accesso ai servizi” con l’obiettivo di completare e rinnovare le infrastrutture ospedaliere e i rispettivi servizi sanitari, al fine di garantire standard più elevati per l’assistenza sanitaria, la cura, la ricerca.
Nella Programmazione 2021-2027, la Regione Puglia ha ritenuto necessario l’obiettivo di provvedere ad una “ridefinizione della rete dell’emergenza urgenza e alla riqualificazione delle strutture di Pronto Soccorso (PS), al fine di renderle non più semplice luogo di transito ma anche luogo di diagnosi e cura”.
Rammentiamo le scene apocalittiche in epoca Covid, in cui la scarsa disponibilità di “posti letto per acuti” comportava permanenze prolungate dei pazienti nel Pronto Soccorso. Tuttora è sempre rilevante l’appropriatezza dei ricoveri che, insieme alla disponibilità di nuove tecnologie funzionali ad una migliore definizione del percorso diagnostico terapeutico, possano favorire la ridefinizione della rete di strutture sanitarie, evitare il rischio collo di bottiglia, quindi comportare l’evoluzione dei PS.
Lo scorso novembre la Giunta Regionale ha deliberato uno stanziamento di 30 milioni di euro per fornire risorse, nell’ambito dell’Azione 8.5, per finanziare l’Avviso pubblico “Potenziamento della rete emergenza”, pubblicato di recente.
I finanziamenti consentiranno la realizzazione di ulteriori posti letto all’interno dei Dipartimenti di Emergenza Urgenza e Accettazione, una riorganizzazione degli spazi e dei percorsi in relazione ai codici di priorità, quindi l’implementazione di nuove tecnologie. L’obiettivo è quello di erogare, all’interno delle strutture di Pronto Soccorso, prestazioni sanitarie secondo elevati standard di qualità e sicurezza, escludendo così le problematiche dei “ricoveri inappropriati”, sviluppandovi, pertanto, attività di diagnosi e cura che siano propedeutiche alla eventuale presa in carico del paziente in un reparto della struttura ospedaliera, o alla sua successiva dimissione.
In seguito alla pubblicazione di tale avviso, dal 12 gennaio le Aziende Sanitarie Locali e le Aziende Ospedaliere Universitarie pubbliche del Sistema Sanitario Regionale Pugliese possono, quindi, presentare un’istanza per ottenere il cofinanziamento di progetti per il potenziamento della rete emergenza urgenza regionale, a condizione che alla data di presentazione dell’istanza abbiano una struttura di Pronto Soccorso autorizzata. Le istanze possono essere presentate sino al 31 dicembre 2025.
Il bando è a sportello e le risorse stanziate si articolano in una quota dell’Unione Europea per 20 milioni e 400mila euro, una quota dello STATO per 6 milioni e 720mila euro e una quota della REGIONE per 2 milioni e 880mila euro.
Ogni singolo progetto non potrà avere un costo inferiore a 500mila euro e dovrà riguardare la “realizzazione di posti letto di Medicina e Chirurgia d’accettazione d’urgenza aventi come codice disciplina 51*” (astenteria), quindi, alternativamente o congiuntamente, comporterà “la separazione dei percorsi in relazione ai codici di priorità e/o il potenziamento degli spazi dedicati al pronto soccorso, ad esempio triage, area trattamento dei codici, area di stabilizzazione delle emergenze, medicina d’urgenza-subintensiva, ecc.”.
Entrando più nel dettaglio, gli interventi potranno riguardare ad esempio la realizzazione di postazioni per l’Osservazione Breve Intensiva (OBI) dei pazienti; l’adozione di strumenti informativi come monitor per l’informazione e l’intrattenimento, quindi strumenti di supporto durante l’attesa come quelli per la chiamata dei familiari. All’assistenza sanitaria si aggiunge l’intento di migliorare il benessere dei pazienti e degli accompagnatori.
I progetti finanziati dovranno concludersi entro 24 mesi dalla data di concessione del finanziamento, in caso contrario potrebbe esservi anche la revoca del contributo finanziario concesso, saranno tuttavia possibili eventuali proroghe.
Le idee progettuali dovranno prendere in considerazione i cambiamenti climatici per rispondere ad essi adeguatamente, dovranno ovviamente avere effetti ininfluenti sul clima e sull’ambiente, in particolare dovranno adeguarsi al principio “non arrecare un danno significativo (DNSH)”, quindi perseguire gli obiettivi ambientali individuati dal Regolamento dell’Unione Europea.
I progetti finanziabili sono quelli che, al momento della presentazione dell’istanza per il finanziamento, non siano già stati completati o attuati, sempre che le relative spese siano state sostenute a partire dal 1 gennaio 2021, non prima. In particolare: nel caso di lavori di ristrutturazione, per l’intervento non completato non deve essere stato emesso l’ultimo stato avanzamento lavori SAL; in caso di acquisto di attrezzature non deve essere stato emesso il documento di trasporto.
Poiché la selezione avverrà attraverso una procedura “a sportello”, la regione Puglia procederà a valutare e finanziare le proposte progettuali secondo l’ordine cronologico d’arrivo, nel limite delle risorse finanziarie disponibili.
Cento i punti di valutazione attribuibili all’istanza, di cui sino a trenta punti per le voci relative alla capacità della proposta di migliorare i servizi sanitari offerti alla popolazione nell’ambito della rete emergenza-urgenza, quindi, tra gli altri, abbiamo massimo otto punti per la capacità di adottare soluzioni in grado di garantire il principio di sostenibilità ambientale, contribuendo ad esempio alla riduzione dei consumi energetici, massimo otto punti per i menzionati strumenti informativi e di supporto all’attesa dei pazienti, così come massimo otto punti per le tecnologie di laboratorio connesse alle funzionalità del Pronto Soccorso.
La soglia di sbarramento, per la concessione del contributo, è l’ottenimento di sessanta dei cento punti attribuibili. La valutazione avverrà ad opera di una apposita Commissione di valutazione, istituita con un provvedimento del Dirigente della Sezione Risorse Strumentali e Tecnologiche Sanitarie,
In caso di ottenimento del contributo, vigerà il divieto del doppio finanziamento o meglio il beneficiario potrà ricevere, globalmente, per il progetto, sostegni da più fondi o da più programmi e da altri strumenti dell’Unione Europea, a condizione che la specifica voce di spesa del progetto, indicata per ottenere il rimborso da parte di uno dei fondi, non riceva il sostegno di un altro fondo o un sostegno dell’Unione Europea.
Un altro obbligo riguarda la stabilità dell’operazione, cioè il vincolo di destinazione dei finanziamenti nei cinque anni successivi al pagamento finale. Vi saranno inoltre gli obblighi in materia di pubblicità e informazione sul sito web istituzionale della struttura sanitaria, sia per l’operazione sia per i relativi finanziamenti.
Nell’istanza occorrerà comunque dichiarare di disporre delle risorse finanziarie necessarie a coprire i costi di gestione e di manutenzione per tali interventi, in modo da garantire la sostenibilità finanziaria dei progetti negli anni successivi alla realizzazione delle opere finanziate. Pensiamo ad esempio ai costi per il personale in incremento che dovrà garantire l’assistenza.
Inoltre l’accettazione del finanziamento da parte dei beneficiari implica la loro inclusione nell’elenco delle operazioni, pubblicato sul sito dall’Autorità di gestione del finanziamento e sul sito del portale unico per lo Stato Italiano.
*Astanteria: Luogo di ricovero provvisorio degli ammalati in un ospedale, in attesa della destinazione ai vari reparti.