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«Quella non la saluto»: Rosa non accetta che sua figlia stia con una donna

Sabato 13 Gennaio, a C’è Posta per Te, trasmissione tra le più viste della tv italiana, è andata in scena una storia di ordinaria lesbofobia.
«Quella non la saluto»: Rosa non accetta che sua figlia stia con una donna.
Fanpage racconta l’episodio parlando di «ostinazione omofoba». Rosa «ha smesso di parlare con la figlia dopo avere scoperto che ama una donna. Luana chiama C’è Posta per Te per tentare di recuperare il rapporto con la madre. Accanto a lei c’è la compagna Damilka. Quando Rosa entra in studio si rifiuta ostinatamente di guardare la donna, sostiene le abbia rubato l’amore della figlia, che l’abbia trascinata. Inutili i tentativi di Maria De Filippi di farla ragionare.
«Chiamatemi cattiva, chiamatemi come volete ma io quella non la saluto» è la netta chiusura di Rosa. Damilka accetta quindi di mettersi a lato dello studio per consentire a Luana di riabbracciare la madre. L’unica nota positiva è rappresentata dal papà di Luana che da lontano saluta Damilka. L’uomo non ha mai smesso di frequentare la figlia e ha già conosciuto la sua compagna.»

  • «Forse è bene – commentano lɜ operatorɜ del CAD Mo.N.Di. e lɜ attivistɜ di Mixed LGBTQIA+ – che gli show rimangano degli show, e che la violenza venga chiamata col proprio nome e non trattata come una barzelletta.»
    «Ha rubato il cuore di mia figlia. Questa frase – ricorda Michela Albano, Consigliera del Comitato Territoriale Arcigay Taranto e fondatrice della Hermes Academy ETS – mi è rimasta impressa. Come genitrice di una persona LGBTQIA+ e come volontaria di due associazioni che da vent’anni operano per l’accoglienza, contro violenza e discriminazioni e contro le povertà, soprattutto educative, mi auspico che storie come questa vengano narrate con la sensibilità e con il linguaggio che spetta loro. Nel nostro piccolo, Hermes Academy e Arcigay Taranto sono presenti e attive sul territorio. Chiamateci, prima che sia troppo tardi.»
    Nell’ultimo weekend Mediaset ha sfornato diversi episodi di omotrasfobia, come l’utilizzo, da parte di due concorrenti donne cisgender di Ciao Darwin 8, dell’espressione «trans» per offendersi a vicenda durante la prova del Viaggio nel Tempo, nello specifico nel mondo dei cattivi.

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