Principale Estero UE: procedura di infrazione contro l’Ungheria per la “legge sulla sovranità”

UE: procedura di infrazione contro l’Ungheria per la “legge sulla sovranità”

Mercoledì, la Commissione Europea ha avviato una procedura d’infrazione contro l’Ungheria in merito alla legge sulla sovranità nazionale approvata lo scorso 12 dicembre, sostenendo che la nuova legislazione viola il diritto dell’UE. La nuova legge crea un organo amministrativo statale indipendente e autonomo chiamato “Ufficio per la protezione della sovranità”, che ha ampi poteri per indagare su attività specifiche svolte nell’interesse di un altro Stato o di un ente, un’organizzazione o una persona fisica straniera. Nel frattempo, l’ufficio può far valere la sovranità nazionale “valutando le informazioni e i dati ottenuti dalle organizzazioni soggette a indagine, enti governativi statali e locali e altre organizzazioni o persone”.  La Commissione è da anni ai ferri corti con Orban sullo stato di diritto dell’Ungheria e, più recentemente, sui suoi tentativi di bloccare gli aiuti all’Ucraina.

UE: procedura di infrazione contro l’Ungheria per la “legge sulla sovranità”

L’azione legale arriva in un contesto di rapporti tesi tra Budapest e Bruxelles. Nel luglio 2022, l’Ungheria ha introdotto una legge che la Commissione ha considerato una discriminazione contro le persone LGBTQ ed è stata deferita alla Corte di giustizia europea (CGCE) per non aver risposto adeguatamente alle preoccupazioni sulla legge. Pochi mesi dopo, la Commissione Europea ha congelato 22 miliardi di euro destinati all’Ungheria nell’ambito del Fondo di coesione dell’UE poiché il paese presumibilmente non era riuscito a rispettare lo stato di diritto e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Nella dichiarazione di mercoledì, la Commissione europea ha sottolineato che la legislazione ungherese viola diverse disposizioni del diritto primario e derivato dell’UE, nonché altri importanti valori e principi democratici dell’Unione, come il principio di democrazia, il diritto alla vita privata, la protezione dei dati personali, la libertà di espressione, di informazione e di associazione e il diritto a un processo equo, tra gli altri, ai sensi della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. D’altronde, anche il governo americano ha criticato il provvedimento. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha affermato che la legge è “incoerente con i nostri valori condivisi di democrazia, libertà individuale e stato di diritto”. Secondo la dichiarazione, l’Ungheria ha due mesi per rispondere alla lettera di costituzione in mora e le verrà inviato un parere motivato come fase procedurale successiva se non affronta le questioni sollevate dalla Commissione.

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