Grande entusiasmo nel segretario generale UGL Francesco Paolo Capone, che chiude la Prima Conferenza Programmatica Pugliese, nella sala dell’Hotel Salina di Taranto davanti ad una platea stracolma con gente in piedi: “la prima parola chiave che viene fuori da questa conferenza è ‘in cammino’.
Quasi tre ore di conferenza per tarare un metodo, rompere il ‘baricentrismo” come sottolinea il segretario Regionale Ugl Michele Santeramo, essere a Taranto per dare un “segnale ai lavoratori dell’Ex Ilva che sono in agitazione per la più grave crisi dell’industria dell’acciaio”
Finite le stagioni dei congressi ora la mission è il lavoro, connettere centro e periferia, territori e cabina di regia regionale, il senso del programma è questo, affrontare le zone crisi: “a Bari sono 18” dice Antonio Caprio, segretario territoriale di Bari, che insiste sulla rivoluzione intergenerazionale mettendo i giovani al primo posto. Poi parla della fiera del Levante, fiore all’occhiello dell’economia pugliese che ora appare una caravella “senza timone”.
Poi il focus si sposta nei territori, il rappresentante di Foggia, Gabriele Taranto, affronta il tema del caporalato nell’intermediazione, tra domande e offerte di lavoro e punta il dito contro la Regione Puglia che starebbe inviando diktat di espropri di terreni per il fotovoltaico: “la morte dell’agricoltura”.
Ecco un sindacato che parte dalla interconnessione col mondo del lavoro, come quello agricolo che sta portando i trattori di fronte ad una società che oscilla tra inconsapevolezza e indifferenza. Come sottolinea Veronica Merico segretaria territoriale di Lecce, che parla della modificazione del paesaggio rurale dell’olivicoltura per colpa della Xysella, che si sta cercando di risolvere con le olive leccino, ma non avremo più alberi secolari. La Merico affronta anche un tema nuovo: la riduzione dell’orario di lavoro nell’industria calzaturiero Leo Shoes di Filograna che punta alla settimana di 5 giorni. Una novità del momento che stride con l’esperienza delle lavoratrici che lamentano la scomparsa delle riduzione di ore, ferie, ecc.
Damiano Flores di Brindisi affronta il tema della decarbonizzazione, processo ineluttabile che pone però problemi di reinserimento nel lavoro per lavoratori cinquantenni difficili da ricollocare. L’unico rappresentante che fa riferimento alla politica, riferendosi al Governo attuale: “se la destra chiama il sindacato c’è”
Alessandro Calabrese di Taranto, oltre a fare gli onori di casa, nel suo corposo intervento ha parlato di tutti i comparti del sindacato. In prima battuta il Pnrr di Taranto con le Zone di economia speciale che vale 200 milioni con mille posti di lavoro e poi della crisi dell’acciaio “una volta si chiamava Italsider, poi nel 1995 arrivano i Riva e l’acciaio diventa problema di famiglia, fino al 2012 con la disavventura giudiziaria. La storia va avanti con Mittal che stupisce tutti dal primo giorno parlando di cassa integrazione. Oggi se parliamo di ex Ilva parliamo solo di cassa integrazione”.
Grande attenzione su questo tema che vede lavoratori in piazza e a occupare il ponte. Poi Calabrese parla dei comparti e del ruolo del sindacato, come nel traporto pubblico, dove l’impegno ha comportato “l’acquisto di 53 nuovi autobus che hanno video sorveglianza e cabina di guida protetta”.
Nel suo intervento finale. Francesco Paolo Capone, valutando. “Il patrimonio di elaborazione di questa conferenza programmatica ci porta ad una riflessione sul metodo che sarà riproposto anche nelle altre regioni”
A suo parere, rammentando uno slogan del 2023: “avete recuperato l’orgoglio di essere avanguardia”
“Quindi senza voler fare una lezione di sindacato a nessuno, perché in questo mestiere non si finisce mai di imparare quanto è importante il rispetto dei lavoratori, come è stato detto un nuovo patto tra impresa-produzione-lavoro ed è quello che stiamo dicendo da tempo come confederazione agli interlocutori della politica che, devo dire, hanno dato degli spazi di confronto”.
Capacità reddituale delle buste paga, cuneo fiscale, adeguamento delle pensioni, sono tutti traguardi che il sindacato vanta di aver raggiunto anche con metodi originali. Il dirigente si spende in un esempio.
“abbiamo affrontato il comparto dei Raider, da due anni e mezzo abbiamo sottoscritto un’intesa che è stata contestata da Cgil Cisl Uil e l’abbiamo scritta solo noi, ma siamo arrivati a quella conclusione perché ci siamo confrontati con i lavoratori che si sono iscritti tra i raiders.
Come abbiamo fatto? E lo dico perché sta qua, è un vostro conterraneo, Abbrescia, segretario confederale che si è iscritto alla piattaforma e dopo il lavoro confederale si metteva la tuta da raider e andava a lavorare alle consegne e lo ha fatto per qualche mese. Ecco, lo dico come approccio”
Ecco la conclusione della conferenza, un sindacato “che incalza, fa proposte, sviluppa idee con una capacità di elaborazione che noi abbiamo rispetto ad altre organizzazioni sindacali, molti meno mezzi a disposizione però abbiamo una classe dirigente che è capace una classe dirigente che sta sul pezzo”
Si chiude la conferenza, il cronista se ne va, è l’imbrunire, la viabilità è sciolta, nella mattinata c’erano strade occupate, la crisi dell’acciaio, pur richiamata, ha risvolti pratici, immediati. Ecco il senso di questa riconnessione del sindacato al mondo del lavoro, soprattutto a quello in crisi e a quello che non c’è.