Entriamo in punta di piedi, nella sala accanto alla Pinacoteca della parrocchia San Paquale Baylon e ascoltiamo Alessandra Lucaselli che prova lo Stabar Mater che racconta lo strazio della Madre, nel più grande errore giudiziario della storia
Ecco che emerge subito il senso dell’evento, non è festa – per fortuna ieri era 7 marzo -, ma ripensamento, condivisione, riflessione corale e valoriale sulla donna.
Dalla sofferenza al riscatto.
Nel preludrio la prof.ssa Vincenza Musardo Talò, critica d’arte è riuscita quasi a prendere per mano le donne della pittrice Anna Giulia Caprio, in una bella passeggiata nella cultura contadina, donne nelle fascine, persino pescatrici, negli scorci rurali di un paesaagio.
Non è solo arte, non è solo tempere e colori, è emozione, è vita, anche inconsapevole della sua bellezza. E anche testimonianza.
Come quellla di Noemi Tripaldi, che racconta il terribile cammino nel deserto della nonna “Azniv Kevorkian, dopo la cacciata degli armeni dalla Turchia. Dall’Armenia ad Addis Abeba” .
Altro genocidio della follia da ricordare: 1,5 milioni di morti in un anno.
Anche in questo racconto emerge il riscatto valoriale della donna, pur provata nel fisico, ma non nello spirito
Donne e pace, donne per la pace, insieme auspicio ed obiettivo nel video mostrato dal parroco, Le donne prendono l’iniziativa, ottomila in un viaggio di due settimane dal deserto, attraverso la Cis Giordania fino a Gerusalemme.
Una forte testimanza di forza per smentire in modo clamoroso chi perora la guerra per arrivare alla pace.
Non poteva mancare una puntuale riflessione sulla violenza di genere, con le letture della prof.ssa Nicoletta Matilde Lerva di alcuni brani di Serena Dandini
Tutta la sonorità ci è stata regalata da fr. Gabriele Graniello al piano e all’ handpan.
Che dire di più? A margine di questo articolo possiamo aggiungere un applauso per una bella ed emozionante serata, dove cultura e arte si sono intrecciate con la riflessione e la condivisione, in una bella parrocchia del Borgo di Taranto.
E abbiamo detto tutto.