Nel Mar Rosso, la Nave Caio Duilio della Marina Militare Italiana ha dato una lezione di risolutezza, abbattendo un drone nemico. L’azione, una risposta diretta agli attacchi terroristici degli Houthi, sottolinea la ferma volontà dell’Italia nel proteggere i propri interessi marittimi e contrastare minacce insidiose.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha denunciato gli attacchi come una chiara violazione del diritto internazionale, mettendo in guardia contro le tattiche subdole di una guerra ibrida. Questo non è solo un atto di difesa, ma un messaggio di determinazione contro coloro che minacciano la stabilità e la sicurezza globali.
Tuttavia, di fronte a tali gesti di dedizione e sacrificio, emerge la questione cruciale del riconoscimento e della compensazione per il personale militare. Con un compenso irrisorio di circa 3€ netti l’ora per le missioni internazionali, è imperativo che l’Italia agisca immediatamente per garantire un trattamento equo e dignitoso per coloro che rischiano la propria vita per proteggere gli interessi nazionali.
Il Sindacato Unico Lavoratori Militari (Siulm) ha sollevato il grido d’allarme, chiedendo un giusto riconoscimento per il sacrificio e il rischio affrontato dai marinai italiani. È giunto il momento per le autorità politiche e militari di agire, di dimostrare concretamente il loro sostegno al personale militare impegnato in operazioni per la sicurezza nazionale.
Il SIULM denuncia peraltro inoltre la situazione discriminatoria dei marinai nella missione Aspides, approvata dal consiglio dei ministri, dove si trovano a rischiare la vita i giovani marinai volontari per una manciate di ore di recupero compensativo giornaliero. Questa situazione peggiora ulteriormente la già critica condizione della Forza Armata, alle prese con la poca appetibilità e richieste di arruolamento, nonché una crescente emigrazione verso altre opportunità lavorative in altre FF.AA. o FF.OO.
In conclusione, l’azione della Nave Caio Duilio durante la missione europea Aspides è un chiaro segnale di determinazione e impegno nell’affrontare le minacce alla sicurezza. Tuttavia, per sostenere adeguatamente il nostro personale militare, è necessario non solo applaudire le loro azioni , ma anche garantire loro un trattamento dignitoso e un adeguato supporto sia economico che morale mediante una revisione urgente della Legge 145/2016 e un intervento immediato del governo per garantire un trattamento equo ai nostri marinai coinvolti in missioni internazionali.
La Segreteria Nazionale Marina