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Generazione Y: insieme per il futuro

Supportare e guidare la Generazione Y. 

I giovani della Generazione Y, nati tra gli anni ’80 e i primi anni del 2000, si distinguono per la loro forte dipendenza da internet e dalle nuove tecnologie. Cresciuti con la televisione, i cellulari e i social media, sono abituati a comunicare attraverso chat e piattaforme online, tra questi, il social Facebook. Questa costante connessione con il mondo virtuale ha influenzato di molto il loro modo di percepire la realtà, rendendoli ottimisti ma al contempo un po’ cinici e sfuggenti.

Tecnologicamente savvy, desiderosi di un equilibrio tra lavoro e vita privata e costantemente alla ricerca di lavori che abbiano uno scopo significativo. Sono i giovani conosciuti anche come Millenials, generazione al contempo molto criticata per la continua tendenza a cercare gratificazioni istantanee, feedback positivi e riconoscimenti, ambiziosa e desiderosa di fare la differenza nel mondo, capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti.

I giovani della Generazione Y si trovano spesso a dover affrontare la mancanza di abitudine nel prendere decisioni impegnative e definitive. Abituati ad una certa facilità nel reperire informazioni e ad una comunicazione fulminea, tendono a cercare sicurezza e stabilità. La moratoria nella fase di transizione all’età adulta evidenzia un senso di incertezza e fluttuazione nelle scelte e negli orientamenti, tanto da attribuire il tutto alla globalizzazione, alla precarietà del mercato del lavoro e alla pressione sociale per avere successo.

Una ricerca condotta dall’Area Giovani della Fondazione Istud ha rivelato che i giovani nati in questi anni, ricercano posti di lavoro che valorizzino il loro talento e che permettano loro di esprimere le proprie idee e creatività, aziende con ambienti di lavoro inclusivi e diversificati, che favoriscano la meritocrazia e la parità di opportunità. Caratteristica importante riscontrata nella Generazione Y è la loro passione per il lavoro di squadra e la comunicazione efficace, sia all’interno dell’azienda che, con partner esterni. Motivati inoltre da valori come la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e la responsabilità sociale d’impresa, la Generazione Y mostra una marcata ambizione e un forte desiderio di successo, ma al contempo, una minore disponibilità a sostenere sacrifici per raggiungere i propri obiettivi.

Caratterizzati come la generazione del “tutto e subito”, questi giovani sono influenzati da una cultura del consumo immediato, che li porta a concentrarsi sul presente anziché pianificare per il futuro, tendenza in parte derivante da cambiamenti sociali, tecnologici ed economici, quale genera una sensazione di vuoto e di disorientamento, privandoli del senso di storia personale. Questa mancanza di prospettiva incita in loro un sentimento di annientamento di fronte a situazioni di stress, pressione, difficoltà nel gestire la frustrazioni e le delusioni.

Nonostante le sfide che la Generazione Y si trova ad affrontare, non tutto è però perduto. Questa generazione si è dimostrata  aperta al cambiamento, pronta a cercare nuove opportunità per adattarsi alle nuove situazioni dimostrando di essere un punto di forza creare un mondo migliore per sé stessi e le generazioni future.

Perchè è prestigioso quindi un adulto? Accompagnarli e supportarli nel trovare un equilibrio tra ambizione e desiderio, ma anche un sostegno empatico, orientato al dialogo e al supporto psicologico, è di fondamentale importanza per aiutarli a sviluppare un senso di realizzazione.

Promuovere una cultura di responsabilità e impegno, aiutarli a costruire un’identità solida nel prendere decisioni significative per il loro percorso di vita rendendoli efficacemente consapevoli di affrontare le difficoltà, che li aiuti a promuovere lo sviluppo delle competenze socio-emotive, valori fondamentali per costruire relazioni significative, incoraggiarli a perseguire i propri interessi e passioni, sostenendoli nel trovare il loro percorso unico e valorizzando la diversità delle loro aspirazioni e vocazioni.

Superare l’abitudine di etichettare i giovani, comprendere le loro vere motivazioni e aspirazioni, favorire un dialogo costruttivo e una collaborazione effettiva, coinvolgerli attivamente nei processi decisionali che li riguardano, ascoltare le loro voci e concedendo loro lo spazio per esprimere le proprie opinioni e idee. E’ solo attraverso una partecipazione autentica e inclusiva dei giovani che possiamo costruire una società più equa e sostenibile, in cui tutti abbiano accesso alle stesse opportunità per realizzare il proprio potenziale.

Eliminare il pregiudizio e lo stereotipo, incoraggiare i giovani ad essere se stessi, ad esplorare il mondo, a mostrare il loro vero potenziale, questo, è ciò che deve fare un adulto.

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